L’allarme è scattato ieri sera quando i familiari non hanno visto tornare a casa il giovane escursionista. Soccorso Alpino e Vigili del Fuoco impegnati tra i sentieri che dal rifugio di Fonte Vetica portano verso i monti Prena e Camicia
L’AQUILA – È scattata nella serata di ieri la macchina dei soccorsi per rintracciare un giovane aquilano che non ha fatto ritorno a casa dopo un’escursione sul Gran Sasso. L’allarme è partito dai familiari preoccupati dal tardo pomeriggio di ieri per la sua assenza.
Gli operatori hanno individuato la sua auto nei pressi del rifugio di Fonte Vetica, punto di partenza della via normale al Monte Camicia e crocevia di diversi itinerari che si diramano verso le altre cime del massiccio, compreso il Monte Prena. Da qui l’incertezza sul percorso intrapreso dal ragazzo, che ha reso necessario estendere le ricerche su più versanti.
Vigili del fuoco e squadre del Soccorso Alpino e Speleologico sono entrati in azione già nella notte, muovendosi in un territorio impervio e reso ancora più insidioso dal maltempo. Le operazioni si sono poi intensificate all’alba con l’impiego dell’elisoccorso, decollato da L’Aquila per sorvolare l’area e cercare segni del passaggio del giovane escursionista.
Il Gran Sasso, in particolare i versanti che conducono al Prena, è noto per i canaloni stretti e le guglie che ne fanno una meta affascinante ma impegnativa. Le condizioni meteorologiche restano variabili, con temporali forti registrati stanotte e aumento progressivo delle nuvole sul Gran Sasso nell’arco della mattinata, e non agevolano il lavoro dei soccorritori, che continuano a battere l’area nella speranza di rintracciare l’escursionista.