Martedì 12 agosto, nel suggestivo scenario di Borgo Universo, il Teatro Stabile d’Abruzzo porta sul palco Fontamara, adattamento teatrale del celebre romanzo di Ignazio Silone. La drammaturgia è firmata da Francesco Niccolini, con la regia di Antonio Silvagni e le musiche originali del M° Giuseppe Morgante
AIELLI – Martedì 12 agosto, alle ore 21.00, Aielli ospita nel suo Borgo Universo la rappresentazione teatrale dell’opera più celebre di Ignazio Silone, in un adattamento firmato da Francesco Niccolini. A portare in scena le voci dei cafoni — come si definiscono gli attori del Teatro Lanciavicchio — saranno Angie Cabrera, Stefania Evandro, Alberto Santucci, Rita Scognamiglio e Giacomo Vallozza, sotto la regia di Antonio Silvagni e con le musiche originali del M° Giuseppe Morgante.
Prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con il Lanciavicchio, il Premio Silone e il Comune di Pescina, lo spettacolo si inserisce in un percorso di riscoperta e attualizzazione del pensiero siloniano, tra denuncia sociale e poesia civile.
«Torno a Fontamara — racconta Francesco Niccolini — 35 anni dopo il mio primo viaggio. Allora avevo 15 anni: la forza disperata dei tre testimoni protagonisti del capolavoro di Silone non mi ha mai abbandonato. Quello stile piano, colmo di dignità e al tempo stesso di umiliazione, l’ironia della scrittura e la ferocia dei potenti. I privilegi dei ricchi, la loro ingordigia, la presa in giro spietata di un mondo destinato al genocidio. Perché un genocidio è stato. Solo che allora non avevo gli strumenti per capirlo».
Niccolini rievoca anche il suo lavoro con Marco Paolini e Gabriele Vacis sul Racconto del Vajont, e la lettura dell’arringa dell’avvocato Sandro Canestrini, «un autentico pamphlet, che intitolò Vajont: genocidio di poveri». Da lì, il ritorno a Silone diventa un atto di testimonianza: «Penso che questo romanzo capolavoro sia un altro capitolo fondamentale per chi ha deciso di raccontare quel genocidio. Ora, insieme agli attori cafoni e ad Antonio Silvagni, provo a portare quelle voci e quei fantasmi sul palcoscenico».
Ingresso libero.