Nella notte tra sabato 21 e domenica 22 giugno, due fratelli di origine marocchina sono rimasti gravemente feriti in una sparatoria nel centro di Luco dei Marsi. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si sarebbe trattato di un agguato premeditato, messo in atto per ritorsione dopo che uno dei due avrebbe rivolto alcune avances a una ragazza del posto
LUCO DEI MARSI – È scattata all’alba di questa mattina l’operazione dei Carabinieri che ha portato all’esecuzione di tre misure cautelari nei confronti di altrettanti uomini residenti a Luco dei Marsi, ritenuti responsabili della sparatoria avvenuta nella notte tra il 21 e il 22 giugno in via Duca degli Abruzzi, nel cuore del paese. L’accusa per tutti è di tentato omicidio in concorso. Le indagini sono state condotte dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dell’Aquila, in collaborazione con il NOR della Compagnia di Avezzano e la Stazione di Luco dei Marsi.
I fatti risalgono alla mezzanotte di sabato 21 giugno, quando un’utilitaria scura si è avvicinata a un bar del centro. A bordo, tre uomini. Uno di loro, armato di un fucile caricato a pallini, ha aperto il fuoco contro due fratelli di origine marocchina, colpendoli a distanza ravvicinata e ferendoli gravemente. Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’agguato sarebbe scaturito da una presunta ritorsione per alcune avances che una delle vittime avrebbe rivolto a una ragazza del posto.
Sin dalle prime ore successive all’aggressione, i Carabinieri hanno avviato una complessa attività investigativa tramite assunzione di testimonianze, sopralluoghi, perquisizioni personali e domiciliari, sequestri, repertamenti e individuazioni fotografiche. Un lavoro meticoloso che ha consentito di ricostruire l’intera dinamica e attribuire ruoli precisi a ciascuno dei tre indagati.
Le misure cautelari eseguite sono state calibrate in base al grado di responsabilità: il presunto autore materiale della sparatoria è stato trasferito in carcere, mentre al conducente dell’auto sono stati concessi gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Obbligo di dimora, con permanenza notturna in casa e presentazione quotidiana presso i Carabinieri, per il terzo soggetto, presente nel veicolo al momento della sparatoria.
Il procedimento è ancora in fase istruttoria e le indagini proseguono per chiarire ogni aspetto dell’accaduto ed eventuali responsabilità ancora da accertare. I tre destinatari delle misure restano formalmente non colpevoli fino a eventuale condanna definitiva, come previsto dalla legge.