L’Ordine forense denuncia ritardi, scoperture d’organico e disservizi strutturali. Situazione che sta provocando notevoli ritardi nell’emissione di provvedimenti ordinari in materia civile, nonché differimenti delle udienze, con grave nocumento per l’attività del Foro e ripercussioni sulle aspettative di giustizia dei cittadini
L’AQUILA – Tribunale in sofferenza, giustizia al rallentatore. Da oggi e fino a mercoledì, gli avvocati dell’Aquila incrociano le braccia per protestare contro la carenza di magistrati e il blocco dell’attività giudiziaria che, da mesi, penalizza il Tribunale del capoluogo abruzzese.
Lo sciopero, proclamato dall’Ordine forense aquilano, coinvolge circa 500 professionisti e ha determinato la sospensione delle udienze in tutti i settori: civile, penale, amministrativo, contabile, tributario, minorile e di sorveglianza.
“Una situazione drammatica”, l’ha definita nei giorni scorsi la presidente del Tribunale, Elvira Buzzelli. Su 14 magistrati togati previsti in organico, ne risultano in servizio soltanto 8. “Con una scopertura, quindi, di 6 magistrati – ha sottolineato Buzzelli – in prevalenza nel settore Civile-Lavoro”.
Uno stato di cose che, secondo l’Ordine degli Avvocati, ha già prodotto effetti concreti e gravi sul sistema giustizia: “Tale situazione – si legge in una nota – sta provocando notevoli ritardi nell’emissione di provvedimenti ordinari in materia civile, nonché differimenti delle udienze, con grave nocumento per l’attività del Foro e inevitabili ripercussioni sulle aspettative di giustizia dei cittadini”.
E le prospettive non sono incoraggianti. Sempre secondo il documento firmato dall’Ordine, “non vi è alcuna certezza della data in cui andranno a copertura i posti vacanti”.
Alla carenza di magistrati si sommano ulteriori criticità strutturali. “Il Tribunale risulta essere senza dirigente amministrativo da alcuni anni e anche l’Unep (Ufficio Notificazioni Esecuzioni e Protesti) presso la Corte d’Appello è di fatto senza dirigente da mesi, con conseguenti notevoli disfunzioni organizzative e gestionali”.
Una paralisi che ricade non solo sugli operatori del diritto, ma anche – e soprattutto – sui cittadini. L’Ordine riferisce di “numerose segnalazioni pervenute da gran parte degli Avvocati, anche di altri Fori”, a conferma di una crisi che rischia di assumere carattere sistemico.