Si è spenta oggi in ospedale la quindicenne investita da un Suv martedì scorso a Pescara. La famiglia ha scelto di donare gli organi
PESCARA – Non ce l’ha fatta Sofia, la studentessa di 15 anni investita martedì 3 dicembre a Pescara, per cui è stata decretata la morte cerebrale oggi all’ospedale Santo Spirito, dove era ricoverata dal giorno dell’incidente.
L’incidente si era verificato intorno alle 13:15, in via Falcone e Borsellino, quando la giovane ragazza, appena uscita da scuola, era stata investita da una Volkswagen T-Roc, con alla guida un uomo di 41 anni. All’arrivo dei soccorsi, intervenuti in maniera tempestiva, la ragazza versava in gravi condizioni ed era in arresto cardiaco. Gli operatori avevano avviato le manovre di rianimazione, proseguendo per oltre mezz’ora. Il lungo intervento aveva dato esito positivo e la quindicenne aveva ripreso conoscenza, sebbene le sue condizioni rimanessero critiche. Subito dopo, è stata trasportata d’urgenza in ospedale, dove era stata ricoverata e aveva subìto un intervento neurochirurgico il giorno successivo.
“Questa mattina, alle ore 8:00, è stato avviato l’iter per l’accertamento di morte cerebrale della giovane Sofia, di 15 anni, rimasta gravemente ferita in un incidente stradale martedì 3 dicembre. L’iter si è concluso alle ore 14:05, con la certificazione di morte”, scrive in una nota la Asl di Pescara. “Nonostante l’immediato intervento dei soccorritori del 118, un complesso intervento neurochirurgico e le cure intensive prestate presso il reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Pescara, il gravissimo quadro clinico non ha lasciato purtroppo alcun margine di miglioramento. In questo momento di immenso dolore, la Direzione Strategica della ASL di Pescara, la direttrice del reparto di Rianimazione, dr.ssa Rosamaria Zocaro, e tutto il personale sanitario si stringono con affetto ai genitori, ai familiari e agli amici della giovane. Desideriamo infine informare che i genitori, con un gesto di grande generosità e altruismo, hanno acconsentito alla donazione degli organi e tessuti della figlia. Un atto d’amore che permetterà di donare speranza e nuova vita ad altre persone”.