I 52 dipendenti dell’azienda Aura, in cassa integrazione e senza stipendio da mesi, hanno manifestato davanti all’Emiciclo per chiedere la riapertura dello stabilimento al Tecnopolo d’Abruzzo. Una delegazione è stata ricevuta dalla Conferenza dei capigruppo, con la presenza dell’assessora regionale al Lavoro Tiziana Magnacca
L’AQUILA – Un sit-in di protesta è stato inscenato oggi davanti a Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale d’Abruzzo, per chiedere la riapertura dello stabilimento Aura, azienda specializzata nel recupero di componenti elettronici. A manifestare una delegazione dei 52 lavoratori, attualmente in cassa integrazione, che denunciano il mancato pagamento degli stipendi dallo scorso mese di ottobre.
Lo stabilimento di proprietà dell’azienda si trova all’interno del Tecnopolo d’Abruzzo, ma risulta chiuso da mesi. I lavoratori, che hanno parlato di una situazione ormai insostenibile sul piano economico e sociale, hanno chiesto un intervento urgente delle istituzioni regionali per sbloccare la vertenza e garantire la ripresa delle attività produttive.
Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta in Conferenza regionale dei capigruppo, alla presenza dell’assessore regionale al Lavoro e alle Attività produttive Tiziana Magnacca, che ha espresso vicinanza ai lavoratori e attenzione alla vertenza.
«Sulla vertenza Aura – spiegano in una nota il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci e i consiglieri comunali di centrosinistra dell’Aquila Paolo Romano e Stefania Pezzopane – stiamo accelerando i tempi per trovare una soluzione positiva e salvare il posto di lavoro ai 52 dipendenti che non prendono lo stipendio da mesi, alcuni dal settembre scorso. Una questione che non può essere rimandata alle calende greche, poiché alla Srl proprietaria dell’azienda non è stato approvato dal ministero del Lavoro il piano per l’accesso alla cassa integrazione straordinaria. Questo – concludono – perché nella documentazione presentata dalla proprietà aziendale mancano colpevolmente alcuni requisiti necessari per l’approvazione».
Alla mobilitazione ha preso parte anche la Fiom Cgil. I lavoratori sono stati accompagnati dalla sindacalista Elvira De Sanctis, che ha sottolineato l’urgenza di una soluzione concreta.
«Dobbiamo dire – conclude la nota – che l’assessora al Lavoro Tiziana Magnacca, dal canto suo, ha dato la massima disponibilità per accelerare i tempi per la soluzione della vertenza. I tempi però sono molto stretti».