Borsacchio, nuova modifica in Consiglio regionale: ambientalisti in protesta all’Aquila  

13 Dicembre 2025
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Riserva del Borsacchio, torna in Consiglio per nuova Legge

A due anni dal taglio del 98% della riserva, martedì sit‑in di Guide del Borsacchio e Wwf: “Si sfiora il ridicolo, è la quinta volta che si cambia la legge”

ROSETO DEGLI ABRUZZI – La Riserva naturale del Borsacchio torna ancora una volta sul tavolo del Consiglio regionale. Martedì 16 dicembre l’assemblea sarà chiamata ad approvare una nuova modifica alla legge del 2005 che istituì l’area protetta, ridimensionata nel 2023 da 1.140 ettari a poco più di 24. Una vicenda che da due anni alimenta tensioni politiche e proteste, e che ha spinto Guide del Borsacchio e Wwf Abruzzo a convocare un sit‑in alle 10.30 davanti all’Emiciclo dell’Aquila.

Secondo le associazioni, la proposta che approderà in aula – elaborata dalla Commissione Territorio, Ambiente e Infrastrutture presieduta dal consigliere Emiliano Di Matteo – prevede “un perimetro provvisorio della riserva sempre di solo poco più di 24 ettari e una specie di tutela paesaggistica per la restante area che non sarà del tutto al sicuro da speculazioni”, in attesa che una nuova Commissione ad hoc definisca il perimetro definitivo.

Durissimo il giudizio del Wwf. “Ormai si sfiora il ridicolo – afferma Filomena Ricci, delegata regionale dell’associazione – Questa sarà la quinta volta che il Consiglio regionale abruzzese metterà mano a questa martoriata riserva. La Regione ha davanti una strada semplicissima da percorrere: riportare la riserva al perimetro originario, approvare il Piano di Assetto Naturalistico (Pan) e dare il via alla gestione della riserva attesa da 20 anni”.

La Riserva del Borsacchio, infatti, è priva di gestione formale da due decenni ed è stata finora tutelata quasi esclusivamente dal lavoro dei volontari dell’Associazione Guide del Borsacchio. Un impegno che, denunciano, non può sostituire le responsabilità istituzionali.

Non capiamo per quale motivo la Regione si ostini a tenere ferma questa riserva – evidenzia Marco Borgatti, presidente delle Guide – Sono anni che, mentre le altre riserve regionali possono ricevere fondi, accedere a bandi e valorizzare attraverso la tutela i propri territori, a Roseto degli Abruzzi la riserva è ostaggio di continue modifiche e di blocchi ingiustificati. Martedì saremo ancora una volta davanti al Consiglio regionale per far sentire la nostra voce e invitiamo tutti coloro che hanno a cuore la Riserva e la natura abruzzese ad essere con noi”.

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