Omicidio Crox, la sentenza d’appello riduce le pene dei due imputati. I legali della famiglia Luciani: “Non condividiamo”

26 Novembre 2025
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La Corte d’Appello dell’Aquila si è pronunciata oggi, ridimensionando la pena di uno degli imputati da 19 a 16 anni, mentre la condanna del secondo imputato è stata invece ridotta da 16 a 14 anni

L’AQUILA – Sono state ridotte le condanne per i due minorenni accusati dell’omicidio di Christopher Thomas Luciani, detto Crox, ucciso a coltellate lo scorso anno in un parco di Pescara.

La Corte d’Appello dell’Aquila si è pronunciata oggi, ridimensionando la pena di uno degli imputati da 19 a 16 anni, con l’esclusione dell’aggravante della crudeltà e con l’accoglimento della proposta di un percorso di giustizia riparativa. La condanna del secondo imputato è stata invece ridotta da 16 a 14 anni.

La decisione della corte ha suscitato la reazione dei legali della famiglia della vittima. «Riteniamo che l’aggravante riconosciuta in primo grado sia assolutamente sussistente e pertanto non condividiamo la sentenza odierna. Attendiamo la pubblicazione delle motivazioni per comprendere al meglio la decisione del Collegio, anche in funzione delle future scelte difensive», hanno dichiarato gli avvocati Giacomo Marganella e Cecilia Ventura.

I legali hanno aggiunto: «Riteniamo che la perdita di una giovane vita, per mano di coetanei, non possa essere tradotta nella pena così come ridimensionata nella decisione odierna».

La vicenda aveva sconvolto la città di Pescara e il caso aveva suscitato ampio clamore mediatico, per la giovane età della vittima e per la brutalità dell’aggressione. Con la sentenza di oggi, la giustizia minorile ha stabilito pene leggermente ridotte rispetto al primo grado, escludendo l’aggravante della crudeltà.

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