Murales, sculture contemporanee, archivi storici e teatri ottocenteschi al centro dell’edizione abruzzese: a Lanciano, Atessa, Pescara e Vasto gli studenti guideranno i visitatori nei luoghi simbolo della cultura, della memoria e dell’identità regionale
PESCARA – I murales della Resistenza a Lanciano, la scultura di Arnaldo Pomodoro ad Atessa, l’Aurum con l’Archivio di Stato a Pescara, il Teatro Rossetti e la Chiesa di Santa Maria Maggiore a Vasto: saranno questi i luoghi raccontati dagli studenti nelle Giornate FAI per le scuole, con visite che intrecciano arte, memoria e identità del territorio.
A Lanciano l’itinerario seguirà viale Marconi, dove i murales dedicati alla Resistenza, alle tradizioni popolari e ai personaggi iconici diventeranno un racconto urbano costruito dagli studenti. Ad Atessa il percorso toccherà piazza Oberdan con l’opera di Arnaldo Pomodoro, il Teatro Comunale, la Chiesa di San Leucio e la Cappella di Santa Maria dei Raccomandati: luoghi che gli studenti del Liceo Ciampoli presenteranno illustrando storia, caratteristiche e la tradizione legata al drago e al patrono San Leucio.
A Pescara la tappa sarà all’Aurum della Pineta Dannunziana, dove l’Archivio di Stato mostrerà documenti, mappe e fondi storici che raccontano la nascita della provincia, l’evoluzione del territorio e la trasformazione dell’edificio da distilleria a polo culturale. A Vasto i giovani Ciceroni accompagneranno i visitatori nel Teatro Rossetti, fondato nel 1818 e restaurato nel 2022, e nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, una delle più antiche della città, custode di opere che vanno dalla scuola di Tiziano a Solimena e di un organo settecentesco di pregio.
Le Giornate FAI per le scuole, che da quattordici anni coinvolgono gli studenti in percorsi di visita e approfondimento, rappresentano un modello educativo basato sulla partecipazione e sulla narrazione tra pari. L’edizione 2024, organizzata nell’ambito del programma “FAI per la Scuola” in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e in coincidenza con il cinquantesimo anniversario del FAI, ribadisce il valore della tutela e della cittadinanza attiva, trasformando ogni visita in un’occasione di consapevolezza. In Abruzzo, dove storia e identità si intrecciano nei luoghi scelti, le giornate diventano un invito rivolto alle nuove generazioni a conoscere e custodire il patrimonio culturale del territorio.