Durante un controllo nel carcere di massima sicurezza, un detenuto campano di 40 anni è stato trovato con pezzi di micro cellulare occultati nel retto e tra i capelli. L’uomo è stato denunciato
SULMONA – Occultava pezzi di micro cellulare nelle parti intime e persino nei capelli, nascosti sotto una parrucca. L’uomo, un 40enne campano, è stato scoperto durante un controllo nel reparto colloqui del carcere di massima sicurezza di Sulmona.
Gli agenti di polizia penitenziaria, insospettiti dal suono emesso da altri dispositivi in suo possesso, hanno rinvenuto i frammenti che il detenuto avrebbe poi ricomposto in cella per comunicare con l’esterno. L’uomo ha consegnato spontaneamente il materiale ma è stato comunque denunciato alla Procura della Repubblica di Sulmona per accesso indebito di dispositivi di comunicazione da parte di soggetti detenuti.
Si tratta dell’ennesimo episodio che conferma l’allarme legato all’ingresso illegale di telefoni cellulari dietro le sbarre: da inizio anno sono già oltre quaranta i dispositivi sequestrati all’interno del penitenziario, mentre nel 2024 una maxi operazione aveva portato al sequestro di 110 apparecchi. Entro la fine del 2025, l’intera struttura sarà dotata di sistemi di schermatura per bloccare le comunicazioni non autorizzate.