Marsilio: “Le Province vanno rilanciate”. Dialogo UPI-Regione per una nuova centralità istituzionale

24 Giugno 2025
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Durante un incontro a Castel di Sangro con l’Unione delle Province d’Italia, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha invocato una riforma condivisa per restituire alle province ruolo, competenze e risorse, superando gli effetti riduttivi della Legge Delrio e rilanciando il modello di democrazia territoriale

CASTEL DI SANGRO – Nel chiostro del Museo Aufidenate di Castel di Sangro, si è svolto oggi un confronto tra Regione Abruzzo e Unione delle Province d’Italia (UPI) che potrebbe segnare un punto di svolta per il futuro degli enti provinciali. A discuterne, il presidente della Regione, Marco Marsilio, e il presidente dell’UPI, Pasquale Gandolfi, con il contributo di Angelo Caruso, vicepresidente nazionale UPI e presidente della Provincia dell’Aquila.

L’incontro, definito da Marsilio come “un momento importante di confronto con le province non solo abruzzesi”, si inserisce in un percorso di ridefinizione istituzionale che punta a restituire centralità, chiarezza di funzioni e risorse adeguate alle province italiane. Un processo, sottolineato con forza, che nasce dal basso ma mira a coinvolgere il legislatore nazionale.

“Serve il coraggio di ricostruire invece che tagliare,” ha affermato Marsilio, lanciando un appello diretto al Parlamento: “Non bisogna temere l’impopolarità di scelte giuste. Le istituzioni devono funzionare e le province, così come sono state ridotte dalla Legge 56/2014, non possono farlo.”

Il riferimento alla riforma Delrio è netto. Pensata in origine per superare le province in un’ottica abolizionista, la legge ha di fatto lasciato gli enti in una condizione di incertezza normativa e fragilità gestionale. La bocciatura della riforma costituzionale del 2016, ha ricordato Marsilio, ha mantenuto le province in vita, ma in una forma “asfittica” che oggi richiede una revisione profonda.

L’obiettivo dell’incontro è stato chiaro: riportare le province al centro dell’architettura democratica del Paese, valorizzandone il ruolo di cerniera tra comuni e regioni e garantendo loro gli strumenti per operare efficacemente a servizio dei cittadini.

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