Un’operazione complessa coordinata dalla Prefettura di Chieti ha permesso di trarre in salvo un escursionista disperso sul Monte Amaro, grazie al fondamentale intervento di un elicottero del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare
CHIETI – Una notte di apprensione che si è conclusa con il salvataggio di un escursionista tratto in salvo dopo essere rimasto bloccato ad alta quota sulla Majella. L’intervento, coordinato dalla Prefettura di Chieti, ha visto un’efficace sinergia tra Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco, 118 e, in maniera decisiva, l’Aeronautica Militare.
La richiesta di aiuto è partita da due escursionisti che, dopo una lunga giornata sulla montagna, intendevano pernottare al Bivacco Pelino. Un errore di orientamento ha però spezzato il loro cammino: uno dei due è riuscito a superare alcuni passaggi rocciosi e a raggiungere il bivacco, mentre il compagno è rimasto isolato in una zona impervia, bloccato lungo un sentiero nei pressi del rifugio Manzini, incapace di proseguire.
Ricevuta la chiamata, una squadra del Soccorso Alpino Abruzzo si è immediatamente attivata, ma le stime dei tempi di avvicinamento via terra, circa quattro ore, hanno reso evidente la necessità di un supporto aereo. È a questo punto che è stato richiesto l’intervento dell’Aeronautica Militare.
Un elicottero HH-139B dell’85° Centro SAR del 15° Stormo, decollato dalla base di Pratica di Mare, si è diretto verso la Majella. Dopo alcuni sorvoli di ricerca, l’equipaggio è riuscito a individuare e recuperare l’escursionista in difficoltà. L’uomo, sebbene in stato di ipotermia, è stato trasportato in condizioni non preoccupanti all’ospedale di Chieti per gli accertamenti del caso.
L’altro escursionista, giunto autonomamente al Bivacco Pelino durante la notte, ha fatto rientro alle prime luci dell’alba. Il Prefetto di Chieti, Gaetano Cupello, ha sottolineato l’importanza del supporto aereo: “Il recupero è stato possibile grazie all’impiego di un elicottero del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, sotto la direzione del Comando Operazioni Aerospaziali, abilitato al volo notturno, e alla notevole professionalità dei militari impiegati a bordo, addestrati al compimento di missioni di soccorso”.
