Premiati sei uomini dell’Arma. Prospero in caserma per omaggiare i militati protagonisti di una brillante operazione
MIGLIANICO – La stazione dei Carabinieri di Miglianico ha ricevuto ieri una visita speciale. Il presidente dell’Osservatorio per la Legalità della Regione Abruzzo, Francesco Prospero, si è recato presso la caserma per consegnare sei pergamene di encomio ai militari protagonisti di una brillante operazione che ha condotto all’arresto di due persone con precedenti per truffa e al recupero della refurtiva sottratta a un’anziana vittima.
All’incontro erano presenti anche il maggiore Alfonso Venturi, il sindaco di Miglianico Fabio Adezio, il consigliere comunale Federico Anzellotti e il sindaco di Giuliano Teatino, Nicola Andreacola. Un momento di riconoscimento pubblico che ha voluto premiare non solo l’efficacia operativa dei Carabinieri, ma anche il valore simbolico di un intervento che ha colpito uno dei reati più odiosi e in crescita: le truffe ai danni degli anziani.
“Ho voluto visitare personalmente la caserma – ha dichiarato Prospero – per esprimere, nel giorno della Festa dell’Arma, la gratitudine della Regione verso chi ogni giorno serve lo Stato con silenziosa dedizione. L’operazione dei Carabinieri di Miglianico ha un valore esemplare perché ha colpito un reato vile e sempre più diffuso”.
Il presidente dell’Osservatorio ha sottolineato come la Regione Abruzzo, attraverso l’Osservatorio per la Legalità, sia attivamente impegnata nella lotta a questi reati, non solo sul piano repressivo ma anche con azioni di prevenzione e informazione, sostenute dalla Legge Regionale 3/2020. In quest’ambito si inserisce anche la proposta di legge attualmente in discussione per l’istituzione del Garante regionale per gli anziani: una figura indipendente che avrà il compito di tutelare i diritti e la sicurezza delle fasce più fragili della popolazione.
“Questi riconoscimenti – ha concluso Prospero – sono un piccolo gesto per onorare chi difende quotidianamente la nostra comunità e la nostra dignità. La legalità non si predica: si pratica. E questi Carabinieri l’hanno dimostrato con i fatti”.
