Dura presa di posizione dei gruppi di centrosinistra dopo lo stop alla Linea elettrica V1 sulla Strada Parco. Carlo Costantini accusa il sindaco Masci di aver ignorato la sicurezza e attaccare ingiustamente il TAR, che invece “ha solo fatto il proprio dovere”
PESCARA – «Il sindaco Masci dovrebbe ringraziare il TAR, non attaccarlo». Non usa mezzi termini Carlo Costantini, consigliere comunale d’opposizione, che interviene duramente dopo la sospensione della Linea elettrica V1 sulla Strada Parco, decisa dal Tribunale Amministrativo Regionale. Stamattina in Comune a Pescara, ne hanno parlato i gruppi consiliari della coalizione di centrosinistra: Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra/Radici in comune, Movimento 5 Stelle, Lista civica Faremo Grande Pescara e Lista civica Costantini Sindaco.
Secondo i consiglieri, l’amministrazione comunale avrebbe sottovalutato un aspetto fondamentale: la sicurezza. «Il TAR non è una controparte, come vorrebbe far credere Masci – afferma Carlo Costantini Capogruppo in Consiglio comunale di Faremo Grande Pescara –. Ha semplicemente fatto il proprio dovere, intervenendo su una questione che riguarda l’incolumità dei cittadini. Se un mese fa al posto del cagnolino investito ci fosse stato un bambino, oggi Masci sarebbe sotto processo penale».
Il cuore della critica riguarda la mancanza di collaudi tecnici sulla nuova infrastruttura, che stavano ritardando l’immissione su strada dei filobus e che, secondo l’ordinanza del TAR, avrebbe dovuto impedire anche il passaggio di altra tipologia di mezzi pubblici fino al termine dei collaudi. Secondo quanto si legge nell’ordinanza, infatti, “la Regione ha richiesto al Ministero se sussistono motivi ostativi all’attivazione temporanea, proprio sul tracciato filoviario, del servizio di trasporto mediante autobus elettrici, fino al 31/12/2025” e il Ministero dei Trasporti ha risposto di “non avere competenza su mezzi che non usano impianti fissi, l’utilizzo del tracciato prima del completamento della fase di verifica di sicurezza avviene naturalmente a esclusiva responsabilità del proprietario dello stesso e dell’esercente”.
«Cambiare il mezzo di trasporto non trasforma magicamente un’opera insicura in una sicura. L’opera pubblica diventa sicura quando viene munita di tutti i collaudi sulla sicurezza rilasciati dagli organi competenti – attacca ancora il consigliere –. E lo stesso Comune, insieme alla Regione, aveva ammesso la necessità di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, mai realizzati». Costantini accusa poi il primo cittadino di usare escamotage simili già visti altrove, citando l’esempio di Viale Marconi: «Ha speso 2,5 milioni per il filobus su Viale Marconi, poi ha dato la colpa alla Galleria di San Silvestro per bloccare tutto. La galleria ha riaperto, ma il filobus non si è mai visto. Così come sulla Strada Parco sono stati investiti 30 milioni di euro, senza alcuna garanzia di sicurezza».
Per il consigliere, la reazione del sindaco alla decisione del TAR è stata dettata più dall’orgoglio personale che da una reale analisi della situazione. «Una persona di buon senso leggerebbe quell’ordinanza e direbbe: per fortuna che il TAR ha fermato tutto. Invece Masci si ostina a difendere l’indifendibile, mettendo il proprio ego davanti all’interesse della città».