Automotive, Marsilio incontra commissario UE Tzitzikostas: “Rivedere tempistiche e obiettivi dannosi per industria europea”

19 Novembre 2025
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Il commissario Ue ai Trasporti, Apostolos Tzitzikostas, e il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, durante l’incontro a Bruxelles. Al centro del colloquio la crisi dei veicoli commerciali e la revisione delle politiche europee sull’elettrico.

Il presidente Marsilio al commissario Ue Tzitzikostas segnala le difficoltà dello stabilimento di Atessa e l’esigenza di rivedere obiettivi e tempistiche sulle emissioni. Nel colloquio anche il dossier Abruzzo sulla mobilità militare

BRUXELLES – La situazione dello stabilimento Stellantis di Atessa, la crisi del comparto dei veicoli commerciali e la revisione degli obiettivi europei sull’elettrico sono stati al centro dell’incontro tra il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il commissario Ue ai Trasporti, Apostolos Tzitzikostas. Un faccia a faccia definito cordiale, in cui il governatore ha ribadito le preoccupazioni del polo produttivo abruzzese per la crisi occupazionale, i costi industriali e l’impatto delle normative ambientali.

“Il mercato – ha affermato il governatore abruzzese – non sceglie l’elettrico sui veicoli, sui furgoni, sui veicoli commerciali: è fermo al 9% dal 2022, non mostra segni di crescita e quindi l’obiettivo del 20% nel 2028 è irrealizzabile e irrealistico”.

“Ho quindi chiesto al commissario – ha aggiunto Marsilio – di ripensare a questi obiettivi e queste tempistiche, seguendo il principio della neutralità tecnologica e di apertura ad altre tecnologie, con una maggiore gradualità nel raggiungimento degli obiettivi per salvare l’industria europea e non consegnarla alla concorrenza cinese o americana”.

Nel colloquio il presidente ha riportato anche lo stato di salute del polo produttivo abruzzese. “L’incontro è stato cordiale e amichevole, al Commissario Tzitzikostas ho descritto la situazione dello stabilimento di Atessa, leader nella produzione di veicoli commerciali leggeri, nel contesto dell’attuale crisi dell’automotive”.

Secondo Marsilio, la pressione regolatoria e la velocità della transizione stanno generando un impatto diretto su produzione e occupazione. “Ho riportato la voce del territorio – continua Marsilio – e delle aziende del settore, a partire da Stellantis che stanno affrontando numerose difficoltà legate alla transizione verso l’elettrico, che ha portato alla perdita di oltre mille posti di lavoro, la riduzione di un quarto della produzione e un crollo delle vendite”.

Le criticità, ha sottolineato il governatore, derivano dal quadro delle regole attuali, che stanno spingendo il settore verso costi considerati insostenibili. Una situazione che, ha aggiunto, “sta costringendo a delle spese insostenibili, a cominciare dalle multe, l’industria europea dell’automotive verso questo obiettivo troppo veloce e troppo stringente sull’elettrico”.

Nel corso della riunione si è parlato anche della revisione della direttiva sulle emissioni di CO₂, attesa il prossimo 10 dicembre. “Ci auguriamo che queste parole di buon senso siano ascoltate da tutta la Commissione europea e non solo dal Commissario Tzitzikostas, che ringrazio per l’attenzione che ci ha dedicato, a partire dalla pubblicazione del prossimo 10 dicembre della revisione della direttiva sulle emissioni di CO2”.

Un processo che, secondo Marsilio, dovrebbe aprire a un approccio meno rigido. “Speriamo che tale revisione porti ad un quadro normativo più realistico, fondato sul principio di neutralità tecnologica, che apra a carburanti alternativi come e-fuels e bio-fuels e che cancelli le multe per le aziende del settore”.

Accanto alla questione automotive è stato affrontato anche il pacchetto europeo sulla mobilità militare. “La Regione Abruzzo sta predisponendo in collaborazione con il Governo italiano il dossier per inserire le linee ferroviarie Roma-Pescara e linea Adriatica nel quadro della mobilità militare”.

Marsilio ha chiesto che le due direttrici siano riconosciute come opere strategiche. “Ho chiesto al Commissario di riconoscere il carattere strategico di queste infrastrutture nell’ottica della mobilità militare e della comune sicurezza europea”.

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