Parcheggi, tutti contro Masci. I negozianti spengono le vetrine mentre l’ACI mette in guardia: “L’aumento porterebbe all’abbandono del centro”

17 Novembre 2025
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Luci spente domani sera nelle vetrine di Corso Vittorio e Corso Umberto: commercianti e artigiani protestano contro gli aumenti dei parcheggi e chiedono al Comune un tavolo di confronto. Critiche anche dall’ACI, mentre il sindaco Masci difende la misura parlando di tariffe tra le più basse d’Italia

PESCARA – Luci spente nelle vetrine delle attività di Corso Vittorio Emanuele e Corso Umberto domani sera subito dopo la chiusura. Così le sigle del commercio e dell’artigianato pescaresi hanno deciso di protestare contro la delibera approvata dall’amministrazione comunale che prevede dal 1° dicembre un aumento generalizzato delle tariffe delle aree di sosta a pagamento in città. Accanto alla forma di protesta si chiede anche all’amministrazione di indire un tavolo di confronto per riformulare insieme il provvedimento.

La misura è stata delineata durante una riunione pomeridiana tra i rappresentanti degli esercenti a cui erano presenti il presidente e il direttore di CNA provinciale di Pescara, Linda D’Agostino e Luciano Di Lorito, il presidente e la vicepresidente provinciale di Confcommercio, Riccardo Padovano e Vincenzina De Santis, la vicepresidente di Confartigianato, Barbara Lunelli, il direttore provinciale di Confesercenti, Gianni Tucci, e il Comitato Amici di Corso Vittorio, con il presidente Antonio Di Giosaffat.

In giornata anche l’Automobile Club di Pescara ha espresso un parere contrario alla decisione della Giunta, sostenendo in un comunicato stampa che «affermare che l’aumento delle tariffe indurrebbe molti a lasciare l’auto privata a casa è frutto di una semplicistica ed errata valutazione, non basata su un approfondito studio dei flussi e della mobilità del nostro territorio». Il presidente dell’ACI Pescara, Giampiero Sartorelli, fa notare che il provvedimento «porterebbe solo ed esclusivamente un abbandono della parte vitale della nostra città».

Al contrario, per eliminare «una buona parte di mezzi privati dalle strade» bisognerebbe poter contare «su un efficiente, efficace e puntuale servizio di trasporto pubblico locale, che a Pescara non appare essere gestito al meglio, essendo la rete urbana poco efficiente, perennemente in ritardo, obsoleta e con evidenti problemi di comunicazione», continua ancora Sartorelli. Ma questo mezzo, secondo il presidente di ACI Pescara non è il Filobus: «Bello, poco inquinante, abbastanza veloce, certo, ma non si può dire che abbia tolto una sola automobile dalla strada».

Intanto, però, il sindaco Masci si difende dalle accuse e prova a rassicurare i suoi concittadini, affermando che l’unico aumento che è stato fatto riguarda la tariffa giornaliera dell’area di risulta che da 2,50 euro passa a 4. «Questi sono i prezzi più bassi di Italia, quindi chi dice che noi abbiamo i prezzi esagerati oppure che abbiamo aumentato in maniera generalizzata i costi dice delle false parole», commenta il primo cittadino. La tariffa oraria rimane la stessa, aggiunge Masci, e fare l’abbonamento rimane comunque una scelta conveniente: «1 euro in tutta la città per i pescaresi, 2 euro per i non pescaresi e 1,50 euro solo nell’area di risulta per tutti i giorni dell’anno».

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