Il rettore Edoardo Alesse, chiarisce che lo stop al progetto di riqualificazione dell’ex San Salvatore è solo un rinvio tecnico per adeguare il bando alle nuove norme, con l’obiettivo di salvaguardare i fondi. La replica arriva dopo un’interrogazione di cinque consiglieri comunali. Il progetto è confermato come priorità nella programmazione 2025–2027 dell’Università
L’AQUILA – “Una scelta di rinvio e non di revoca, dovuta alla necessità di adeguare il bando ai nuovi vincoli imposti dal codice appalti e da un aggiornamento dei prezzi. Tutto nel pieno rispetto delle procedure e con l’intento di non perdere i fondi”. Così il rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse, risponde alle accuse mosse da alcuni consiglieri comunali in merito allo stop temporaneo del progetto di riqualificazione dell’ex ospedale San Salvatore, destinato a ospitare in futuro la sede definitiva del Dipartimento di Economia, oltre a nuove aule, biblioteche e parcheggi.
Il chiarimento arriva a seguito di un’interrogazione presentata in Consiglio comunale dell’Aquila dai consiglieri Gianni Padovani, Enrico Verini, Massimo Scimia, Elia Serpetti ed Emanuela Iorio, i quali hanno espresso “preoccupazione e disorientamento” per la sospensione dell’iter, considerando il valore strategico dell’intervento e il suo costo complessivo di 38,4 milioni di euro. I firmatari chiedono ora al Comune di prendere posizione formale, attivando un tavolo di concertazione e sollecitando l’intervento del Cipe.
Il rettore Alesse, con una nota ufficiale, ha respinto con fermezza ogni ipotesi di rinuncia ai fondi:
“È falso che l’Università dell’Aquila abbia rinviato al Governo 38,4 milioni di euro”, chiarendo che la cifra completa era stata solo prevista all’interno di un piano triennale 2018-2020, ma che solo 4 milioni erano stati effettivamente stanziati per la progettazione.
Il rettore ricostruisce poi le ultime tappe dell’iter: il Provveditorato alle Opere Pubbliche aveva pubblicato, nel marzo 2025, bandi che prevedevano esclusivamente lavori strutturali, mentre l’ateneo aveva chiesto una visione progettuale più ampia. Da qui la richiesta di revoca degli atti:
“L’ateneo, per questo, ha chiesto il ritiro degli atti emanati a valere su risorse non ancora assegnate.”
Intanto, l’Università ha già presentato una nuova proposta di programmazione 2025-2027 al Cipess, indicando il progetto dell’ex San Salvatore come “priorità assoluta”.
Il rettore ha infine criticato il tempismo dell’interrogazione, sottolineando la coincidenza con la prossima tornata elettorale per la guida dell’ateneo:
“Sorprende – conclude Alesse – che questo tema venga strumentalizzato a cinque giorni dall’elezione del nuovo rettore.”