Replica alle critiche dell’opposizione sul Ponte del Mare e sul fiume Pescara, il presidente della commissione Lavori pubblici Massimo Pastore rivendica interventi già eseguiti e finanziamenti in corso, respingendo gli allarmi sulla sicurezza del ponte e illustrando i progetti di manutenzione, riqualificazione e tutela ambientale lungo il fiume
PESCARA – Alle critiche dell’opposizione sullo stato del Ponte del Mare e sulla presunta assenza di interventi lungo il fiume Pescara, l’amministrazione comunale risponde rivendicando lavori già eseguiti e cantieri in corso. A parlare è il presidente della commissione Lavori pubblici, Massimo Pastore, che interviene dopo le dichiarazioni del consigliere Pd Marco Presutti.
«Alle polemiche rispondiamo con i fatti, con i progetti realizzati e da realizzare e che il centrosinistra non si è preoccupato di effettuare», afferma Pastore, contestando l’allarme lanciato sulle condizioni del Ponte del Mare. Nel mirino delle critiche c’è la presenza di ruggine su un carter dell’infrastruttura, indicata dall’opposizione come segnale di “sciatteria amministrativa”.
Secondo Pastore si tratta invece di una rappresentazione fuorviante: la ruggine interessa un elemento che non incide sulla sicurezza strutturale del ponte. Il carter, spiega, «avvolge i tiranti e li protegge, mentre non assolve alcun compito specifico per ciò che riguarda la funzionalità del ponte», e presentare la situazione come un rischio imminente di crollo significa “procurare un allarme ingiustificato”.
Il presidente della commissione ricorda inoltre gli interventi avviati grazie ai fondi del Pnrr, destinati a quattro ponti cittadini. Sul Ponte del Mare sono state eseguite o avviate le prove sul tiraggio degli stralli, la preparazione e la verniciatura degli elementi metallici con pitture anticorrosive per contrastare l’azione del sale, oltre alle prove magnetoscopiche sulle saldature dell’antenna. È già stata completata la verniciatura del basamento dell’antenna e sono previsti interventi per potenziarne l’illuminazione.
Non meno netta la replica sul tema del fiume Pescara, definito da Presutti come oggetto del “nulla assoluto”. Pastore parla invece di un programma articolato di tutela e valorizzazione che mobilita investimenti complessivi pari a 6.029.480 euro, provenienti da ministero, Regione e Comune. «Nel 2021 è stata redatta la prima mappatura dello stato di fatto delle sponde e degli scarichi inquinanti – ricorda – e nel 2022 è stato effettuato il primo intervento di manutenzione, con la rimozione di 700 tonnellate di materiale ligneo dall’alveo».
A questi lavori si aggiunge il secondo intervento di manutenzione concluso il 19 settembre 2025, che ha interessato il tratto terminale del fiume e il Fosso Cavone. Un’attività di cui, secondo Pastore, il consigliere Pd non si è accorto, così come non avrebbe notato la riattivazione del Contratto di Fiume Pescara e la sottoscrizione dell’Atto d’Impegno tra i Comuni, con l’approvazione a dicembre dei progetti esecutivi per gli stralci funzionali.
Sul fronte del Giardino fluviale, l’amministrazione rivendica l’analisi della vegetazione già svolta per individuare le specie da salvaguardare durante la bonifica. I lavori entreranno nel vivo a breve con la bonifica del suolo, potature, nuove recinzioni e staccionate, la creazione di tre percorsi di collegamento tra la città e il fiume, aree gioco e nuovo arredo urbano. Ulteriori sviluppi sono previsti nel 2026.
Il quadro degli interventi futuri si completa con i progetti del Contratto di Fiume: infrastrutture verdi, difesa idraulica “dolce” per il consolidamento delle sponde senza ricorrere al cemento, ricalibratura dell’alveo per aumentare la capacità di portata senza intaccare gli argini e la creazione di aree filtro per ridurre l’apporto di nutrienti e fitofarmaci nelle acque.
Per Pastore, dunque, il confronto politico dovrebbe basarsi sui dati e sui cantieri aperti, più che su «slogan e accuse che non trovano riscontro nella realtà dei lavori messi in campo».