Tariffe e cantieri, Cisl Pescara e Adiconsum Abruzzo si uniscono alle associazioni di categoria e chiedono un confronto alla giunta Masci

30 Dicembre 2025
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Cisl Pescara e Adiconsum Abruzzo affiancano CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti nella richiesta di un incontro urgente con la giunta Masci per discutere aumenti tariffari e cantieri, temendo gravi ricadute su imprese, lavoro e famiglie

PESCARA – Cisl Pescara e Adiconsum Abruzzo si uniscono ufficialmente alla richiesta avanzata da CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti per un incontro urgente con la giunta Masci e per l’immediato avvio di un percorso di concertazione sulle politiche tariffarie comunali e sulla gestione dei cantieri aperti in città.

Al centro della protesta c’è l’aumento delle tariffe, in particolare quelle legate all’occupazione del suolo pubblico, una decisione che secondo associazioni di categoria e sindacati rischia di produrre effetti pesantemente negativi sul tessuto economico e occupazionale locale. A essere maggiormente colpite sarebbero le piccole e micro imprese del commercio, dell’artigianato e dei servizi, già in forte difficoltà a causa della contrazione dei consumi e delle limitazioni legate ai numerosi cantieri attivi sul territorio comunale.

L’incremento dei costi fissi, sommato alla riduzione dell’accessibilità e alle criticità operative causate dai lavori in corso, potrebbe tradursi – avvertono le organizzazioni – in riduzioni degli organici, mancati rinnovi contrattuali e licenziamenti. Un quadro che rischia di innescare una spirale negativa: meno imprese attive, meno lavoro stabile, minore capacità di spesa delle famiglie e, di conseguenza, un aumento dei prezzi di beni e servizi a danno dei consumatori.

Cisl e Adiconsum hanno chiarito che in un contesto economico già fragile decisioni di questa portata devono passare attraverso un confronto preventivo e strutturato con le parti sociali.

Le organizzazioni richiamano inoltre il quadro nazionale: con la legge di Bilancio 2026 e il maxiemendamento del Governo, anche su sollecitazione della Cisl, sono state introdotte misure a sostegno della redistribuzione degli utili d’impresa attraverso la partecipazione e la contrattazione decentrata, con l’obiettivo di aumentare i salari. A ciò si aggiunge la riduzione di due punti della seconda aliquota IRPEF dal 2026, rivolta ai redditi medio-bassi. In questo scenario, sottolineano Cisl e Adiconsum, la fiscalità locale non può gravare ulteriormente sui bilanci delle famiglie pescaresi.

«Siamo disponibili al dialogo e chiediamo una rapida convocazione da parte della giunta Masci – affermano – per individuare soluzioni condivise e sostenibili, capaci di evitare ricadute sociali ed occupazionali gravi per la città».

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