L’opposizione porta in Consiglio regionale una serie di proposte alternative al Documento economico-finanziario, contestando i tagli e rivendicando una diversa gerarchia delle priorità di spesa: focus su sanità, mobilità e politiche sociali, con misure mirate per famiglie, studenti e fasce più fragili
PESCARA – Rafforzare gli screening per le malattie oncologiche e l’assistenza ai più fragili, reintrodurre il Biglietto unico regionale a 1,40 euro per studenti e pendolari e incrementare il Fondo per la morosità incolpevole a sostegno di chi rischia di perdere la casa. Sono alcune delle proposte che il Patto per l’Abruzzo porterà in aula per modificare l’impianto del Documento economico-finanziario regionale, in discussione nel Consiglio regionale il 29 dicembre. Le priorità sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi a Pescara.
«Il nostro obiettivo è chiaro – hanno affermato i consiglieri regionali di opposizione – pur nella condizione fortemente problematica in cui l’Abruzzo è stato spinto da sette anni di governo del centrodestra, è necessario che il bilancio destini risorse al sostegno dei principali comparti economici regionali, non trascuri il sociale e rilanci la cultura e il welfare come leve di coesione e di contenimento della crisi provocata dal Governo regionale».
Il giudizio sull’impianto della manovra è tranciante.
«Oggi ci troviamo di fronte a una crisi finanziaria senza precedenti – sostengono i consiglieri del Patto per l’Abruzzo – accompagnata da un bilancio privo di una visione strategica e del tutto incapace di affrontare le criticità strutturali dell’Abruzzo. Quella illustrata dall’Assessore non è una manovra di bilancio, ma un esercizio contabile che scarica il peso sulle famiglie e sulle imprese: nuove tasse, tagli lineari ai servizi e ricorso all’indebitamento. Una scelta che non solo non risolve i problemi, ma rischia di compromettere la sostenibilità economica della Regione nel medio periodo».
Da qui la rivendicazione di una proposta alternativa.
«Per questo – aggiungono – abbiamo definito una serie di proposte che vogliono sanare i danni generati dai tagli indiscriminati attuati dal centrodestra e accolgono le richieste delle amministrazioni e della società civile, portando avanti quell’idea di Abruzzo che abbiamo sempre sostenuto e difeso con la nostra azione politica».
Nel documento presentato dal Patto per l’Abruzzo, uno dei passaggi centrali è dedicato agli enti locali. L’attenzione si concentra in particolare sulla condizione finanziaria di molti Comuni, chiamati a garantire servizi essenziali a fronte di risorse sempre più esigue.
«Vogliamo intervenire accogliendo le richieste dei Comuni, stremati dai tagli imposti dal Governo Meloni e ormai impossibilitati a svolgere le proprie funzioni essenziali: per loro proponiamo una serie di sostegni, fra cui il rifinanziamento del fondo per assicurare la viabilità e la sicurezza stradale, a cui attingere in proporzione ai chilometri di strade presenti nel perimetro comunale, così come richiesto dagli amministratori auditi nelle commissioni, nonché una ripartizione equa delle risorse ai Comuni attraverso la creazione di un apposito fondo regionale».
Sul fronte sanità, il Patto per l’Abruzzo denuncia ancora una volta l’assenza di una strategia e rivendica interventi immediati sui servizi essenziali.
«Le iniziative sulla sanità, nel vuoto di azione più assoluto dell’attuale Governo regionale e in attesa di una radicale ristrutturazione dell’intero comparto, mettono al centro la persona intervenendo direttamente sugli screening per le malattie oncologiche, sul trasporto sociosanitario e sull’assistenza ai più fragili, non dimenticando la progettazione e l’adeguamento delle strutture ospedaliere».
Sui trasporti, la proposta è chiara.
«Torneremo con determinazione a proporre il Biglietto unico regionale (ABRU) a 1,40 euro su tutto il territorio regionale al fine di sostenere l’agevolazione tariffaria, fino alla gratuità, per gli studenti di ogni ordine e grado e delle università. Il biglietto unico semplificherebbe la mobilità dei cittadini, incentivando l’uso del trasporto pubblico locale e tutelando l’ambiente».
Ampio spazio all’interno del documento viene dedicato anche al sistema produttivo, indicato dalle opposizioni come uno dei settori più esposti agli effetti dei tagli e della manovra di bilancio.
«Riteniamo essenziale il sostegno ai principali comparti produttivi ad iniziare dall’agricoltura attraverso il potenziamento del fondo per il ristoro dai danni da peronospora, dai danni da fauna selvatica, il rifinanziamento dell’Associazione Regionale Allevatori e il rifinanziamento della legge che definisce il Fondo unico per il comparto pesca».
Proposte anche su artigianato e lavoro.
«Prevediamo azioni specifiche per il sostegno all’artigianato, fra cui il potenziamento della Bottega-scuola e agevolazioni per l’accesso ai finanziamenti rendendo operative le misure attuative del microcredito».
E poi il tema della casa che rappresenta una vera e propria priorità.
«Prevediamo un sostegno diretto ai cittadini più in difficoltà, incrementando il fondo per la morosità incolpevole. Si tratta di una misura di giustizia sociale che interviene quando la perdita del lavoro, la cassa integrazione o una malattia impediscono di pagare l’affitto. Il diritto alla casa è un pilastro di stabilità economica e di dignità».
Infine, l’affondo sull’impostazione generale della manovra e sulle scelte dell’attuale Giunta regionale.
«Il bilancio dovrebbe essere lo strumento per orientare la crescita, ridurre le disuguaglianze e rafforzare i settori strategici. Da anni, invece, assistiamo a una logica di tagli indiscriminati per coprire i buchi generati da una gestione delle risorse finalizzata alla mera conquista del consenso elettorale, penalizzando sanità, trasporti e sociale».