Agenzia delle Dogane, Biondi e Montemagno: «Nessun ridimensionamento, la sede dell’Aquila esce rafforzata da riorganizzazione»

23 Dicembre 2025
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La sede dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli al centro del dibattito sulla riorganizzazione dell’ente. Comune e Direzione territoriale chiariscono: nessun ridimensionamento per L’Aquila, ma nuove funzioni e un rafforzamento organizzativo

Dopo le polemiche sollevate da opposizioni e sindacati, il sindaco dell’Aquila e il direttore territoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli respingono l’ipotesi di un ridimensionamento della sede aquilana, indicando nuove funzioni, maggiori responsabilità e un rafforzamento dell’organizzazione interna

L’AQUILA – La riorganizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli non comporterebbe alcun ridimensionamento della sede dell’Aquila, né sul piano occupazionale né su quello funzionale. Al contrario, l’Area territoriale del capoluogo abruzzese ne uscirebbe rafforzata, con nuove funzioni, maggiori responsabilità e un potenziamento dell’organizzazione interna.

È quanto emerge dal comunicato congiunto diffuso dal sindaco del Comune dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e dal direttore territoriale Lazio e Abruzzo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Maurizio Montemagno, che fanno il punto sugli effetti della recente riorganizzazione dell’ente, anche alla luce delle veementi polemiche sollevate dalle opposizioni in Consiglio regionale e al Comune dell’Aquila, e dalle organizzazioni sindacali.
Nei mesi scorsi, in più occasioni le forze di minoranza, con il sostegno delle principali sigle, hanno contestato il nuovo assetto, denunciando una presunta perdita di funzioni dirigenziali e un ridimensionamento del ruolo della sede aquilana a favore di Pescara.

Da qui la scelta di chiarire, con un comunicato congiunto, gli effetti della riorganizzazione e le funzioni attribuite alla sede dell’Aquila nella nuova struttura dell’Agenzia. Secondo Biondi e Montemagno, al capoluogo viene assegnato un ruolo rilevante anche dal punto di vista organizzativo, considerato che il dirigente dell’Ufficio Tecnico riveste la funzione di vicario del direttore territoriale.
L’Aquila, in particolare, diventa sede dell’Ufficio Antifrode Abruzzo e dell’Ufficio Tecnico, competenti in materia di procedure doganali, accise, giochi e tabacchi.

Il rafforzamento riguarda anche l’assetto interno dell’Area territoriale, che può contare su una Posizione Organizzativa di Elevata Responsabilità e su un incremento dell’impegno economico di quasi il 40% per le quattro posizioni organizzative rispetto al precedente Ufficio delle Dogane. Parallelamente, la Direzione territoriale ha attivato un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, finalizzato all’attuazione della riforma e alla raccolta di proposte per la valorizzazione della sede aquilana.

«L’Area Territoriale di L’Aquila dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – afferma il direttore territoriale per il Lazio e l’Abruzzo Maurizio Montemagno – continua a rivestire un ruolo importante per l’Agenzia in Abruzzo, a servizio dei cittadini e delle imprese. Resta costante l’impegno dell’Agenzia per migliorare le condizioni della sede aquilana».

Sul tema interviene anche il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che sottolinea come la riorganizzazione non abbia prodotto effetti negativi né per i lavoratori né per l’utenza:
«Questo comunicato congiunto serve a ribadire con chiarezza che la riorganizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli non ha comportato ridimensionamento della sede dell’Aquila, né sul piano occupazionale né su quello funzionale», afferma il sindaco dell’Aquila. «I livelli occupazionali – aggiunge -restano invariati e, come certificato dalla Direzione territoriale, l’Area Territoriale dell’Aquila risulta rafforzata, con nuove funzioni, maggiori responsabilità e un incremento delle posizioni organizzative e dell’impegno economico. Soprattutto, non ci sono disagi per l’utenza.
L’interlocuzione con l’Agenzia è sempre stata costante e vicendevole – conclude Biondi – nell’esclusivo interesse della città e dei lavoratori».

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