I primi cittadini chiedono quattro sub-ambiti coincidenti con le Province e un ruolo vincolante dell’Assemblea nelle decisioni strategiche sulla governance dell’acqua
TERAMO – L’Assemblea dei sindaci per il servizio idrico integrato (ASSI), riunita questa mattina in Provincia a Teramo, ha preso una posizione netta sulla riforma regionale della governance dell’acqua. All’unanimità è stato approvato un emendamento al progetto di legge regionale n. 72 del 29 settembre 2025, che modifica l’impianto proposto dal centrodestra e respinge l’ipotesi di ridurre gli ambiti di gestione a due soli sub-ambiti con un unico gestore.
I sindaci hanno scelto una linea alternativa, chiedendo che l’Ambito Territoriale Unico Regionale venga articolato in quattro sub-ambiti coincidenti con i confini provinciali. Una soluzione ritenuta più aderente alle specificità territoriali e in grado di garantire una gestione più equilibrata del servizio idrico.
Nel documento approvato, l’ASSI chiede inoltre che, per le decisioni strategiche sulla governance, il parere dell’assemblea non sia soltanto obbligatorio ma anche vincolante, nel rispetto della normativa nazionale e del Codice dell’Ambiente. Un passaggio considerato fondamentale per evitare scelte calate dall’alto e mantenere un legame diretto tra decisioni e territori.
Durante la seduta sono intervenuti numerosi sindaci, il presidente della Provincia Camillo D’Angelo – che ha illustrato una relazione tecnica con dati e proiezioni sugli scenari futuri – e il direttore dell’Ersi Luigi Di Loreto. Il punto relativo al parere vincolante dell’ASSI è stato proposto dai consiglieri regionali teramani Dino Pepe, Giovanni Cavallari, Paolo Gatti, Sandro Mariani e Marilena Rossi ed è confluito nel testo finale votato dall’assemblea.