Milano risale dal -14 fino al sorpasso nell’ultimo quarto poi un antisportivo su Sabatini e la fiammata improvvisa di Robinson risolvono il match
MILANO – La Liofilchem Roseto torna da Milano con una vittoria che vale molto più dei due punti. All’”Allianz Cloud” finisce 69-81 un risultato che racconta la prima gioia esterna degli abruzzesi e, soprattutto, un segnale di vita dopo settimane complicate. La squadra di Bassi gioca con personalità per gran parte della gara, approfittando delle difficoltà difensive dell’Urania.
La partita vede il Roseto trovare subito ritmo grazie ai suoi americani e ad una circolazione di palla più fluida rispetto alle ultime uscite. Milano prova a restare agganciata ma alterna buone iniziative a passaggi a vuoto che permettono agli ospiti di prendere il controllo. Il primo tempo si chiude con un margine importante, frutto anche delle percentuali disastrose dei Wildcats dall’arco.
Nella ripresa però l’inerzia cambia. Milano ritrova energia, il pubblico si accende e l’Urania trova il sorpasso dando la sensazione di poter ribaltare completamente la serata. È questo il momento in cui il Roseto, spesso fragile nei finali, rischia di cedere, fino a che un antisportivo fischiato a Sabatini spezza il ritmo dei padroni di casa e riapre la porta agli abruzzesi.
Da lì emerge un protagonista inatteso: Justin Robinson, fino a quel momento in ombra e dato vicino all’addio, si accende all’improvviso. Le sue triple, unite alla solidità di Cannon e alla freddezza del gruppo, ribaltano di nuovo la partita e spengono definitivamente la rimonta milanese. Roseto chiude con lucidità mentre l’Urania si smarrisce proprio quando sembrava aver trovato la chiave per rientrare.
Per la Liofilchem una vittoria importante: muove la classifica, permette l’aggancio al Ruvo e soprattutto restituisce fiducia a una squadra che aveva bisogno di un segnale forte.