Il 23 dicembre nei giardini di Palazzo d’Avalos spettacolo itinerante per famiglie e concerto finale della Cartoon Orchestra
VASTO – La magia del Natale torna a illuminare i giardini di Palazzo d’Avalos con “La notte di Santa Claus”, l’evento dedicato a famiglie e bambini in programma martedì 23 dicembre 2025, dalle ore 16:00 alle 19:00. Tra musica dal vivo, performance teatrali e personaggi fiabeschi, il pubblico potrà vivere un percorso incantato nel cuore del centro storico, circondato da atmosfere suggestive e natalizie.
L’iniziativa, a ingresso gratuito e con prenotazione obbligatoria tramite WhatsApp al numero 3468938206, è promossa dall’associazione Grido Aps con la collaborazione de I Guardiani dell’Oca e il contributo degli assessorati alla Cultura e alle Politiche giovanili del Comune di Vasto. Gli ingressi saranno organizzati ogni 30 minuti per permettere a tutti di partecipare in sicurezza al viaggio emozionante tra elfi, folletti e la Regina delle Nevi.
«Sostenere concretamente iniziative come questa – sottolinea il sindaco Francesco Menna – significa valorizzare i luoghi culturali più belli della nostra città attraverso linguaggi artistici capaci di parlare a tutti, rafforzando il legame tra comunità, cultura e tradizione natalizia».
A chiudere la giornata, alle ore 19:00 nel cortile di Palazzo d’Avalos, si terrà il concerto “The Sound of Magic” della Cartoon Orchestra, con un repertorio che unirà brani natalizi alle più amate colonne sonore Disney, per un finale pieno di fantasia e coinvolgimento musicale.
«Attraverso esperienze come questa – aggiunge l’assessore alla Cultura e al Turismo Nicola Della Gatta – promuoviamo l’identità culturale del nostro territorio, rendendo protagonisti i luoghi simbolo della città e offrendo occasioni di partecipazione condivisa».
Un messaggio condiviso anche dall’assessora alle Politiche giovanili e all’Istruzione Paola Cianci: «Santa Claus e i suoi amici porteranno sorrisi e stupore tra i più piccoli. Sarà un pomeriggio di gioia, creatività e socialità, dove la fantasia diventa il linguaggio universale della festa».