Nei primi nove mesi del 2025, l’Abruzzo accelera sull’export: L’Aquila trainata dal settore farmaceutico vola a +50,5%, Teramo cresce ancora, mentre Chieti limita la flessione e Pescara chiude a –6,4%
L’AQUILA – Torna a crescere l’export italiano nel mondo e l’Abruzzo è tra le regioni trainanti: L’Aquila e Teramo sono le province che registrano le performance migliori. È quanto emerge dall’ultima rilevazione dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre, sulla base dei dati OCSE.
L’Aquila mette a segno un incremento delle esportazioni del 50,5%, una delle crescite più alte a livello nazionale. Ancora più significativo è il dato relativo al mercato statunitense: +66,9%, con un balzo da 1,041 miliardi a 1,737 miliardi di euro. Una spinta che gli analisti attribuiscono soprattutto al settore farmaceutico, ormai uno dei motori più solidi dell’economia provinciale e in grado di trainare il territorio anche nelle fasi più complesse del commercio mondiale.
Oltre al capoluogo, anche Teramo registra un risultato più che positivo: +0,9% nelle esportazioni totali (da 1,326,8 a 1,338,9 milioni). Una conferma della capacità delle imprese locali di presidiare mercati esteri complessi, nonostante le tensioni geopolitiche e le oscillazioni dei flussi globali.
Pur con un lieve calo dell’1,8%, la provincia di Chieti continua a distinguersi come una delle piattaforme esportative più importanti del Mezzogiorno, sostenuta da una base industriale ampia e strutturata. Verso gli Stati Uniti il dato è invece positivo: +46,9% (da 189,1 a 277,7 milioni).
La provincia di Pescara registra invece una contrazione del 6,4% nell’export complessivo (da 508,1 a 475,3 milioni) e del 12% verso gli USA (da 45,6 a 40,1 milioni).
Il quadro nazionale vede Trieste primeggiare nell’export verso gli Stati Uniti (+1.080% grazie al comparto navale); Firenze si conferma la provincia che esporta di più in valore assoluto (5,7 miliardi) ed Enna e Vibo Valentia crescono trainate dall’agroalimentare. Ma l’Abruzzo, con L’Aquila e Teramo ai vertici delle province più dinamiche, si conferma tra i territori che meglio stanno interpretando questa fase di ripresa del commercio internazionale.