Assisi accende il Natale con Abruzzo protagonista: l’albero dall’Aquila e il presepe di Castelli diventano simbolo di pace

8 Dicembre 2025
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Una giornata dal forte valore simbolico, alla quale ha preso parte l’assessore regionale alla Cultura, Roberto Santangelo

ASSISI – L’avvio dei festeggiamenti natalizi ad Assisi quest’anno parla anche abruzzese. Nella piazza Inferiore della Basilica di San Francesco è stato acceso il grande albero proveniente dal territorio dell’Aquila e inaugurato il presepe monumentale realizzato dagli artisti del liceo “Grue” di Castelli. Una giornata dal forte valore simbolico, alla quale ha preso parte l’assessore regionale alla Cultura, Roberto Santangelo, che ha ribadito la portata del messaggio lanciato dall’Abruzzo accanto all’Umbria.

Al centro della celebrazione un cedro dell’Atlante glauco di 13 metri, donato dal capoluogo abruzzese e tagliato senza alcun impatto sul patrimonio naturale. Un gesto che intreccia due città unite da una vocazione comune: L’Aquila, legata al messaggio di perdono di Celestino V, e Assisi, culla del messaggio evangelico di San Francesco. Accanto all’albero, a completare il quadro, le statue in argilla refrattaria del presepe monumentale create tra il 1965 e il 1975 dagli allievi e dai docenti del liceo artistico castellano, sotto la direzione di Serafino Mattucci e la guida di Gianfranco Trucchia e Roberto Bentini.

Per Santangelo, presente all’inaugurazione, l’occasione non si riduce a un semplice rito di avvio del Natale.
«Non solo svelare un presepe o accendere le luci di un albero, ma fondere le nostre identità e tradizioni in un messaggio universale di pace» ha dichiarato all’ANSA, sottolineando come l’Abruzzo sia protagonista in un contesto carico di significato.

Lo sguardo è rivolto anche al 2026, anno dell’ottocentesimo anniversario della morte di San Francesco, quando il legame tra le due regioni si farà ancora più forte.
«Viviamo – ha ricordato Santangelo citando Papa Francesco – una sorta di guerra mondiale asimmetrica, con oltre cinquanta conflitti in corso. Da Assisi vogliamo lanciare un segnale di speranza vero, non solo a parole».

L’assessore ha richiamato anche il ruolo dell’Abruzzo quale regione che ha donato l’olio per la lampada votiva dedicata al Santo, un gesto destinato a essere rinnovato nella ricorrenza del 2026.
«Essere la regione d’onore è stato un grande privilegio – ha concluso –. La pace nasce nella responsabilità di ciascuno: solo partendo dalle nostre comunità le parole possono prevalere sulle armi. Da questa piazza vogliamo che parta un messaggio universale in cui tutti si riconoscano».

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