Il Comune di Pescara ha deciso di procedere con la vendita delle reti gas, un’azione finalizzata a rinnovare un’infrastruttura obsoleta, ridurre i costi operativi e reinvestire i ricavi in progetti di energia sostenibile. La scelta è stata spiegata stamattina dal sindaco Carlo Masci e dal presidente di Pescara Energia Giuliano Diodati
PESCARA – In una conferenza stampa tenuta questa mattina dal sindaco di Pescara Carlo Masci, insieme al presidente di Pescara Energia Giuliano Diodati e alcuni membri della giunta, è stata spiegata la decisione del Comune di procedere con la vendita delle reti gas. Una mossa che mira a rinnovare l’infrastruttura obsoleta, ridurre i costi operativi e destinare le risorse ricavate a progetti di energia sostenibile. La scelta, sottolineano gli amministratori, non è una privatizzazione del servizio, ma una strategia per migliorare la gestione e puntare su un futuro energetico più ecologico e autonomo.
Le reti gas di Pescara, ormai in cattivo stato, rappresentano solo il 20% dell’intero sistema di distribuzione gas dell’ambito pescarese (che include alcuni comuni del Chietino e Teramano), e mantenere queste infrastrutture avrebbe comportato costi elevati e un deprezzamento inevitabile. Secondo le normative nazionali, il valore delle reti è stato fissato a un prezzo favorevole per i Comuni, rendendo la vendita una decisione economicamente vantaggiosa. Tutti i 48 Comuni dell’Atem hanno scelto di aderire a questa proposta, compreso Pescara, che vedrà le risorse derivanti dalla vendita reinvestite in impianti fotovoltaici e tecnologie per la produzione di energia pulita.
Il piano del Comune si inserisce in un più ampio progetto di sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 e trasformare la città in un polo di produzione energetica a zero emissioni. Pescara, infatti, è già impegnata nella promozione della mobilità sostenibile, con autobus elettrici e impianti fotovoltaici su scuole e edifici pubblici. Con la vendita delle reti gas, il Comune punta a modernizzare ulteriormente la sua infrastruttura energetica e ad abbattere le bollette per i cittadini.
«L’obiettivo è chiaro: fare di Pescara una città a zero emissioni di anidride carbonica. La stiamo già costruendo con gli autobus elettrici, gli impianti fotovoltaici e gli interventi sulla mobilità sostenibile. L’opposizione parla tanto di ambiente, ma nei fatti si comporta in maniera opposta, ostacolando le scelte che vanno nella direzione della sostenibilità», chiarisce il sindaco lanciando una frecciatina verso sinistra.
Il bando, ha spiegato Diodati, dovrà essere pubblicato entro il 31 dicembre e coinvolgerà anche gli altri 47 comuni dell’Atem e servirà a individuare un unico gestore per ridurre i costi operativi. Le reti di Pescara, in base a quanto spiega Diodati, rappresentano solo il 20% del sistema mentre l’80% delle reti è già stato destinato alla vendita dagli altri Comuni.
«Il sindaco – ha sottolineato l’amministratore unico di Pescara Energia – ha già spiegato che una parte significativa degli introiti derivanti dalla gara, una gara che non sarà immediata, perché richiederà minimo un anno per completare l’iter, sarà reinvestita nell’energia e nelle nuove tecnologie. Questo conferma la visione strategica con cui il Comune di Pescara sta affrontando il tema: dismettere un asset ormai obsoleto per aprire la strada a un modello energetico moderno, sostenibile e orientato al futuro».