Secondo Assoturismo Confesercenti e Confcommercio, il ponte dell’8 dicembre segna un forte rilancio del turismo: già prenotato il 72% delle strutture ricettive, con oltre 5 milioni di pernottamenti e una spesa complessiva stimata in 4 miliardi di euro. In viaggio 11 milioni di italiani, il 76% resterà nel Paese. Trentino Alto Adige e Toscana le mete più gettonate, ma pesano i rincari record di voli e treni
ROMA – Il ponte dell’Immacolata si conferma un banco di prova cruciale per il turismo nazionale, con numeri in forte crescita rispetto allo scorso anno. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Turismo di Confcommercio, saranno 11 milioni gli italiani in viaggio tra il 5 e l’8 dicembre, un milione in più rispetto al 2024, per una spesa complessiva di quasi 3 miliardi di euro. Oltre tre viaggiatori su quattro hanno scelto di rimanere in Italia, con Trentino Alto Adige e Toscana tra le regioni più richieste.
Parallelamente, l’analisi del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti evidenzia che il 72% dell’offerta ricettiva disponibile online è già prenotato, con oltre 5 milioni di pernottamenti attesi. Le performance migliori si registrano nelle località termali (79% di occupazione media, con punte vicine al 90%), seguite da montagna (77%) e città d’arte (75%). Più debole il quadro per le località costiere, ferme al 61%.
Il rovescio della medaglia riguarda i trasporti: su alcune tratte nazionali i voli hanno registrato rincari fino al +900%, con biglietti Milano-Catania o Milano-Palermo che nei giorni di punta possono superare i 600 euro solo andata, più di un volo intercontinentale per New York. Anche i treni hanno visto un’impennata dei prezzi, con tariffe triplicate rispetto alla media annua.
“I numeri del ponte dell’Immacolata confermano un buon avvio della stagione invernale, con risultati particolarmente incoraggianti per la montagna, le città d’arte e il termale”, ha commentato Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. “Resta però evidente una differenza di performance tra aree e prodotti turistici: le località costiere e diverse destinazioni del Mezzogiorno faticano di più a intercettare la domanda in questo periodo. Occorre continuare a lavorare sulla qualità dell’offerta, sulla promozione e sulla destagionalizzazione, per distribuire meglio i flussi e valorizzare tutto il potenziale turistico del Paese”.
Secondo Confcommercio, la maggior parte dei viaggiatori (45%) si concederà due pernottamenti, sfruttando il weekend lungo, mentre uno su quattro prolungherà la vacanza. La montagna resta tra le scelte più popolari (19%), complice l’avvio della stagione sciistica e i mercatini di Natale, ma non mancano le città d’arte e i borghi, attrattivi per cultura e tradizioni locali.