Trent’anni di Difesa civica in Abruzzo celebrati all’Aquila con la partecipazione del presidente Marco Marsilio. Ribadito il ruolo del Difensore Civico come presidio di garanzia, ascolto e tutela dei diritti, in particolare del diritto alla salute. La Regione conferma l’impegno a rafforzare trasparenza, accesso ai servizi e protezione delle fasce più fragili
L’AQUILA – Trent’anni di attività al servizio dei cittadini abruzzesi: la Difesa civica Abruzzo celebra un traguardo importante e rilancia il proprio ruolo di presidio di garanzia, ascolto e tutela dei diritti. È quanto emerso dalla Giornata di studio svoltasi oggi all’Aquila, ospitata dal Consiglio regionale, alla presenza del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.
L’incontro ha rappresentato anche l’ultimo appuntamento del 2025 del progetto “Conosci le istituzioni. Conosci i tuoi diritti”, ideato dal Difensore Civico regionale, con un focus specifico sul diritto alla salute e sull’accesso alle prestazioni sanitarie, tema centrale per la vita quotidiana dei cittadini.
Nel suo intervento, Marsilio ha sottolineato con forza il valore strategico dell’istituto: “Il Difensore Civico svolge una funzione preziosa di garanzia, contribuendo a rendere effettivo il diritto alla salute, intervenendo quando ritardi, disfunzioni o difficoltà rischiano di trasformarsi in una negazione dei diritti. La sua azione favorisce ascolto, mediazione e trasparenza, rafforzando il rapporto tra cittadini e amministrazioni e prevenendo contenziosi inutili.”
Durante la giornata sono stati approfonditi i modelli di tutela dei diritti e il ruolo operativo del Difensore Civico nel garantire equità nei servizi, in particolare in ambito sanitario, confermando come la Difesa civica rappresenti un punto di riferimento concreto per i cittadini che incontrano ostacoli nell’accesso ai servizi pubblici.
Il presidente della Regione ha inoltre ribadito l’impegno dell’ente a rafforzare ulteriormente questi strumenti: “La Regione Abruzzo continuerà a investire su politiche e servizi capaci di avvicinare le istituzioni ai bisogni reali delle persone, con particolare attenzione alla trasparenza, all’ascolto e alla protezione delle fragilità. Nessun cittadino deve rimanere senza voce nel percorso di accesso ai servizi sanitari e ai propri diritti.”