Pescara, tensione in Consiglio comunale sulla vendita delle reti del gas: il gruppo Pettinari si ammanetta in aula

3 Dicembre 2025
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Pescara, tensione in Consiglio comunale sulla vendita delle reti del gas: il gruppo Pettinari si ammanetta in aula

Tensione altissima in Consiglio comunale a Pescara durante la discussione sulla vendita delle reti del gas: Pd, “Strappo democratico senza precedenti”, il gruppo Pettinari si ammanetta in aula. La votazione è stata rinviata a domani

PESCARA – Momenti di forte tensione questa mattina in Consiglio comunale durante la seduta dedicata al voto sull’alienazione delle reti del gas di proprietà del Comune di Pescara. L’operazione, contestata con decisione dalle opposizioni che la ritengono antieconomica e dannosa per l’ente, ha dato vita a una vera e propria bagarre. Alla fine, la votazione è stata rinviata a domani.

Tra i più critici, il consigliere del Partito Democratico Marco Presutti, che ha parlato di «uno strappo democratico senza precedenti» e di una maggioranza che, «con un’arroganza inaudita, pretende di decidere le sorti di un patrimonio strategico fondamentale, mentre sulla testa di questa stessa amministrazione pende la spada di Damocle del Consiglio di Stato, che a breve potrebbe decretarne lo scioglimento». Secondo Presutti, in una fase così delicata «servirebbe la massima prudenza istituzionale», mentre si starebbe assistendo invece «al delirio di onnipotenza» da parte della maggioranza. Il consigliere denuncia inoltre un «bavaglio all’opposizione» dopo la mancata ammissione di diversi emendamenti, annunciando azioni formali: «Denunceremo questo abuso in ogni sede, perché Pescara non merita di essere governata con la forza dei numeri contro la forza del diritto».

Durissimo anche il giudizio del gruppo Pettinari, che in segno di protesta, ha esposto uno striscione e i due consiglieri si sono ammanettati, spiegando di essere stati «costretti a mettere in atto questa azione eclatante» dopo la richiesta, respinta, di sospendere la seduta per avviare una riflessione con la maggioranza sul ritiro della delibera. I consiglieri civici contestano la «tagliola» applicata agli emendamenti, molti dei quali dichiarati «arbitrariamente inammissibili» dalla presidenza.

Secondo il movimento civico, la vendita delle reti del gas equivarrebbe a «privarsi di un asset strategico di valore inestimabile» e la delibera, così formulata, sarebbe «illegittima» e quindi passibile di ricorsi con «alta probabilità di essere dichiarata nulla». Un’operazione che, nella loro valutazione, rappresenterebbe una perdita per il Comune di Pescara.

Il gruppo assicura battaglia anche nella prossima seduta in programma domani: «Torneremo in Consiglio comunale domani con la ferma intenzione di non permettere che i pescaresi vengano privati di una proprietà strategica così importante».

La decisione definitiva sulla contestata alienazione è dunque rimandata, ma il clima politico si conferma incandescente.

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