A14, Regione Abruzzo alza la voce: «Lavori di notte, più chiarezza e un tavolo di controllo ogni tre mesi»

26 Novembre 2025
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Ieri il tavolo di confronto con Autostrade per l’Italia che allenterà i lavori in vista delle festività. D’Annuntiis: «Ok, ma servono ulteriori accorgimenti»

PESCARA – Si è svolto ieri, nella sede della Regione Abruzzo, il confronto convocato dall’assessore alle Infrastrutture Umberto D’Annuntiis con i vertici di Autostrade per l’Italia e il rappresentante del Mit, l’ingegnere Placido Migliorino. Un tavolo particolarmente atteso, considerando che la questione autostradale – soprattutto lungo la A14 – è diventata un tema caldo: code interminabili, incidenti legati ai cantieri, rallentamenti e ritardi sono ormai all’ordine del giorno per migliaia di automobilisti.

Al centro della riunione l’avanzamento del piano di ammodernamento dell’infrastruttura abruzzese. Tutti i partecipanti hanno riconosciuto la necessità di proseguire con gli interventi per migliorare sicurezza e qualità della rete, rigenerandola e prolungandone la vita utile.

L’assessore D’Annuntiis, insieme ai dirigenti regionali Misantoni e D’Incecco, ha però insistito su un punto: servono informazioni più chiare e costanti per gli utenti, con cronoprogrammi aggiornati, orari di percorrenza stimati e misure efficaci per mitigare i disagi. Pur apprezzando le sospensioni dei cantieri previste durante festività ed esodo estivo, la Regione ha chiesto ulteriori accorgimenti: più lavori in orario notturno, un incremento del personale sulle tratte interessate e un uso più ampio della “corsia jolly”, da aprire nei momenti di traffico intenso.

D’Annuntiis ha chiesto un nuovo incontro entro dicembre per verificare, insieme al Mit, le proposte che Autostrade presenterà con una rimodulazione dei lavori sulla base delle richieste regionali. È stato inoltre deciso che il tavolo tecnico si riunirà ogni tre mesi per monitorare l’avanzamento del cronoprogramma e l’efficacia delle misure adottate, anche in vista dei futuri interventi sul traforo del Gran Sasso previsti dal 2028.

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