Famiglia nel bosco, il papà: “Miei figli allontanati? Se non ci sono alternative tornano in Australia”

21 Novembre 2025
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Il castello di Palmoli, simbolo del borgo del Chietino teatro della vicenda della “famiglia nel bosco”.

Nathan, padre dei tre bambini allontanati, dice di voler restare a Palmoli, mentre la comunità si schiera al fianco della famiglia che vive nei boschi. Tra i residenti prevalgono solidarietà e sostegno

PALMOLI – «Noi vorremmo restare, ma abbiamo un’altra opzione: prendiamo i passaporti, mia moglie con i bambini tornano in Australia e io resto qui a badare agli animali. Speriamo di no, perché a noi piace la nostra casa qui». Nathan, il padre dei tre bambini allontanati dalla cosiddetta “famiglia nel bosco” di Palmoli, parla così ai giornalisti dopo le decisioni del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, che ha disposto il trasferimento dei piccoli in una struttura protetta.

Nel centro di Palmoli la comunità si è stretta attorno ai genitori, esprimendo solidarietà e sostegno. «Siamo molto solidali con la famiglia nel bosco», dicono alcuni residenti, sottolineando come lo stile di vita scelto da Nathan e Catherine fosse ben noto e rispettato da chi vive nel territorio.

Alcune donne del paese parlano apertamente di un epilogo inaspettato e doloroso: «Carta e penna possono fare danni e infatti così è stato», commentano riferendosi alle segnalazioni e al provvedimento con cui i bambini sono stati allontanati dall’abitazione nei boschi.

Nel centro del paese, molte persone difendono la coppia. «Questa famiglia vuole bene ai figli. Hanno solo uno stile di vita diverso. Sono brave persone», afferma un residente mentre attraversa la piazza del piccolo comune abruzzese.

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