L’avvocato Angelucci contesta la decisione del Tribunale per i minorenni dell’Aquila: “Nell’ordinanza ci sono falsità sull’istruzione dei minori”
PALMOLI – “L’unica sede per rispondere è quella giudiziaria, per questo presenteremo ricorso”. Sono parole dure quelle dell’avvocato Giovanni Angelucci, difensore della famiglia che da anni vive isolata in un bosco dell’Abruzzo e che ieri ha ricevuto la sentenza del Tribunale per i minorenni dell’Aquila: una decisione che dispone l’allontanamento dei figli in una casa famiglia.
Secondo il legale, il provvedimento conterrebbe gravi inesattezze. “Nella sentenza di ieri sono state scritte falsità – afferma Angelucci –. I giudici sostengono che i minori non avrebbero l’autorizzazione all’istruzione parentale, ma questo non è vero”.
Angelucci parla di un “cortocircuito” che avrebbe portato a conclusioni errate anche sul percorso formativo dei ragazzi. “Alla maggiore viene contestato l’attestato di idoneità per il passaggio alla terza classe, perché non ratificato dal Ministero. Ma quell’attestato c’è, e risulta regolarmente protocollato”, precisa il difensore, annunciando l’intenzione di impugnare la sentenza davanti ai giudici competenti.