Ci sarà tempo fino al 2 dicembre per partecipare al bando che prevede progetti per quattro scuole secondarie di primo grado con focus su corpo e autostima. Il percorso laboratoriale diventerà un docufilm
PESCARA – In una società in cui il disagio giovanile si manifesta sempre più attraverso la chiusura emotiva, il Comune di Pescara lancia “Adolescenti allo specchio”, un progetto pensato per affrontare il disagio psicologico ed emotivo degli studenti. Il bando, presentato dall’assessore alla Pubblica Istruzione Valeria Toppetti e da Angelica Colaizzi, responsabile del procedimento, mette a disposizione 20mila euro destinati ad associazioni, comitati, fondazioni, enti no profit e altri soggetti qualificati, che organizzeranno progetti pensati proprio per chi vive le difficoltà della crescita.
Le iniziative selezionate si svolgeranno tra dicembre 2025 e marzo 2026 e dovranno seguire le linee guida stabilite dall’amministrazione: promozione della cultura del corpo e dell’autostima, sviluppo del pensiero critico legato ai modelli di intelligenza artificiale, creazione di spazi sicuri di confronto e realizzazione di un docufilm che racconterà l’intero percorso.
«Abbiamo chiamato questa iniziativa “Adolescenti allo specchio” – ha spiegato l’assessore Toppetti –. Abbiamo pensato di dedicarci all’aspetto più complesso che costituisce il cuore della difficoltà dell’adolescente: l’accettazione del proprio corpo ed ecco perché l’evocazione dello specchio». L’intervento, del quale beneficeranno quattro istituti comprensivi, prevede «laboratori, spazi di ascolto e di dialogo» realizzati da psicologi, educatori e pedagogisti.
Toppetti ha sottolineato l’importanza di un approccio che aiuti i ragazzi a riconoscere la propria fragilità: «In molti casi, laddove non si arriva con un dialogo diretto, sicuramente guardando l’esperienza riflessa di un’altra persona si riconosce e finalmente si comprende di aver bisogno di aiuto». Centrale, inoltre, sarà la produzione del docufilm omonimo, “Adolescenti allo specchio”, pensato per lasciare un’eredità utile anche alle scuole non coinvolte e alla comunità giovanile della città.
Sul piano tecnico, Colaizzi chiarisce modalità e requisiti: «La domanda può essere presentata entro le ore 23.59 del 2 dicembre 2025 via PEC, raccomandata o consegna a mano al protocollo». Il focus, conclude, resta la complessità del disagio contemporaneo: «Ogni ragazzo vive un disagio diverso, che può essere fisico o emotivo. Abbiamo proposto anche l’utilizzo di modelli di intelligenza artificiale, strumenti molto utilizzati dai giovani, affinché le associazioni propongano metodi tecnologici confacenti all’epoca odierna».