Pescara avvia il suo piano anti–caldo partendo da via Milano, scelta come prima area pilota del progetto di rigenerazione verde urbana: nuovi alberi, aiuole, depavimentazione e un corridoio verde davanti alla scuola dell’istituto comprensivo 4
PESCARA – Pescara si prepara a una trasformazione urbana che mette al centro il contrasto al cambiamento climatico e alle isole di calore, fenomeno sempre più preponderante anche nelle città italiane. Ad essere coinvolte per prime saranno le zone del centro città e tra le tante verranno scelte in particolare quelle vicino alle scuole.
Si partirà con via Milano, sede dell’istituto comprensivo 4, ma il sindaco Carlo Masci parla di un «programma strategico sviluppato in più anni per contrastare il cambiamento climatico e le isole di calore».
La prima fase prevede una profonda riqualificazione dell’area intorno alla scuola di via Milano, con nuovi spazi verdi sia dentro il giardino scolastico sia lungo la strada, che verrà ridisegnata per ampliare marciapiedi e aiuole e introdurre un filare di alberi di prima grandezza fino a via Ravenna. «Creeremo un vero e proprio giardino di fronte alla scuola sulla strada» ha spiegato il sindaco, ricordando che l’intervento si inserisce in un percorso più ampio di rigenerazione urbana che segue la logica della grande isola pedonale introdotta trent’anni fa.
Masci ha inoltre annunciato un pacchetto da oltre un milione di euro dedicato alla rigenerazione verde urbana, cifra mai stanziata prima, cui si aggiungono ulteriori fondi che portano a più di 4 milioni complessivi per il 2025 e il 2026. Tra le novità anche l’inserimento, in diverse piazze cittadine, di grandi vasconi mobili con piante di prima grandezza, per creare isole verdi temporanee e replicabili altrove.
Sul fronte tecnico è intervenuto l’assessore al Verde, Cristian Orta, che ha ricordato l’origine scientifica del progetto, parte dell’adeguamento del Piano del Verde: «È un progetto importante perché viene fuori da un lavoro di studio fatto dall’università di Camerino, dove alcune zone della città vengono definite “rosse”, con isole di calore che nel 2030 potrebbero raggiungere i 50°».
L’intervento su via Milano si concretizzerà in un progetto di microforestazione urbana da 600 mila euro, parte di un investimento totale da un milione. «L’obiettivo è tutelare i soggetti più deboli, a partire dagli studenti» ha sottolineato Orta, anticipando che si tratterà di un intervento innovativo anche per via della depavimentazione prevista in più punti della strada.
I lavori dovrebbero essere completati entro il 2026 e, nelle intenzioni dell’amministrazione, diventeranno un progetto pilota da replicare progressivamente nelle altre zone critiche indicate dagli studi universitari. «Siamo convinti che questa sia la strada giusta», conclude Masci, che non nasconde la sua ambizione: «Voglio essere ricordato come il sindaco del verde».
Il progetto nella fattispecie prevede anche l’eliminazione di 37 posti auto, attualmente presenti, che servono sia l’istituto comprensivo – il quale si presume sia frequentato anche da bambini che non abitano nelle immediate vicinanze – che il vicino supermercato. Nelle intenzioni del progetto c’è la creazione di piccole aree di sosta, fermo restando che l’intento è quello di dare priorità al verde urbano e alla sua fruibilità da parte degli studenti, piuttosto che alle auto.