Altopiano delle Rocche, ambulanza in servizio solo di giorno. I cittadini: “la salute deve tornare una priorità”

17 Novembre 2025
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ambulanza Rocca di Mezzo

Cresce la protesta a Rocca di Mezzo per la mancanza dell’ambulanza h24: i cittadini denunciano disservizi, ritardi nei soccorsi e scelte comunali non prioritarie

ROCCA DI MEZZO – Una lettera a firma di numerosi cittadini rivolta al sindaco Emilio Nusca con l’accusa di aver ignorato una situazione considerata ormai critica.

L’argomento è ormai noto e dibattuto da tempo: manca un servizio di ambulanza attivo 24 ore su 24. Dopo la dismissione del mezzo acquistato negli anni scorsi grazie ai contributi dei residenti e gestito da volontari, capace di garantire interventi anche nelle ore notturne per Rocca di Mezzo, Ovindoli e Rocca di Cambio, oggi il territorio deve accontentarsi di una copertura limitata alle sole 12 ore diurne, dalle 8.00 alle 20.00, assicurata dalla Asl di Montereale, vincitrice dell’appalto.

Durante la notte, spiegano i cittadini, chi si trova in emergenza può rivolgersi soltanto alla guardia medica o attendere un’ambulanza in arrivo dall’Aquila, con tempi stimati intorno all’ora, un ritardo che in casi delicati può risultare determinante.

La situazione riguarda un’area che, pur contando poco più di 1.300 residenti, in alta stagione arriva a ospitare oltre 20.000 persone solo a Rocca di Mezzo e fino a 55.000 nell’intero altopiano, tra turisti, proprietari di seconde case e frequentatori delle località montane.

Proprio per questo, l’assenza di un servizio h24 viene definita “un’emergenza nell’emergenza”, aggravata dalle condizioni invernali, dalla distanza dagli ospedali e da una popolazione mediamente anziana. Nella scorsa estate, ricordano i firmatari, tre pazienti avrebbero subito ritardi tali da decidere di rivolgersi alle vie legali.

I cittadini segnalano inoltre che ad agosto è stata consegnata in Comune una raccolta firme, regolarmente protocollata, ma rimasta senza risposta. Da qui la critica verso l’amministrazione, accusata di aver destinato risorse a opere giudicate non prioritarie: la costruzione di un nuovo Municipio malgrado quello esistente fosse ancora operativo, l’acquisto del vecchio cinema chiuso da vent’anni con una spesa superiore ai 400.000 euro tra acquisto e lavori, e la progettazione di una nuova scuola elementare “per bambini che non ci sono”, come si legge nella lettera.

Secondo i residenti, mentre per la sanità “i soldi non ci sono”, il Comune continua a finanziare feste patronali, fuochi d’artificio e grandi eventi come il raduno degli Alpini abruzzesi organizzato a luglio. I firmatari contestano l’incoerenza di questa gestione e sostengono che, considerando anche le entrate da TARI e IMU, sarebbe sufficiente “una sola ambulanza attiva h24 per risolvere i problemi dei tre Comuni confinanti”.

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