Pescara Vecchia, i residenti contestano l’ordinanza Cenerentola: «Non ha portato i risultati sperati»

14 Novembre 2025
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pescara vecchia

Secondo il comitato Nuova Pescara Vecchia il provvedimento è modellato su quello di piazza Muzii che ha un’utenza diversa rispetto a quella del centro storico. Arriva quindi la proposta di creare attività più attinenti al luogo limitando locali e discoteche

PESCARA – L’ordinanza che da venerdì 7 novembre regola la movida di Pescara Vecchia non convince i residenti. Il provvedimento, noto come ordinanza Cenerentola, impone lo stop alla somministrazione ai tavoli esterni dopo la mezzanotte nei weekend e vieta la vendita per asporto, ma per il comitato Nuova Pescara Vecchia i risultati non si vedono: «Il provvedimento non ha finora portato i risultati sperati», affermano.

Secondo il comitato, il documento ricalca quello adottato in piazza Muzii senza tenere conto delle differenze tra le due aree: «Non si può applicare al centro storico un’ordinanza che, per stessa ammissione del sindaco, è stata creata per una zona diversa, con problematiche diverse, una diversa tipologia di locali e una diversa tipologia di avventori». I residenti evidenziano inoltre che «un’ordinanza è, per sua natura, temporanea» e che, al contrario, sarebbero necessari interventi strutturali e duraturi.

Il disagio, aggiungono, non si limita ai weekend: «Il problema, nella nostra zona, non è circoscritto al fine settimana. Nessuna ordinanza può produrre gli effetti sperati se non ci sono le forze dell’ordine a farla rispettare».

Per i residenti, la soluzione passa da un ripensamento della destinazione d’uso dell’area limitando quindi «la proliferazione di vere e proprie discoteche» preferendo «attività più compatibili con un centro storico».

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