Aiuto al suicidio, a processo il 18enne romano per la morte dello studente Andrea Prospero  

6 Novembre 2025
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Andrea Prospero. sarà processato il prossimo gennaio il 18enne accusato di aiuto o istigazione al suicidio

Il gup di Perugia dispone il giudizio immediato: prima udienza il 22 gennaio. Rigettata la proposta di patteggiamento. I familiari della vittima si costituiscono parte civile

PERUGIA – Sarà processato dalla Corte d’Assise di Perugia il diciottenne romano accusato di istigazione o aiuto al suicidio per la morte di Andrea Prospero, lo studente universitario di 19 anni originario di Lanciano, trovato senza vita lo scorso gennaio in un bed and breakfast del centro storico del capoluogo umbro. Il giudice per l’udienza preliminare ha accolto la richiesta di giudizio immediato avanzata dalla Procura, fissando la prima udienza per il 22 gennaio 2026.

Nel corso dell’udienza odierna, alla quale ha partecipato anche il procuratore capo Raffaele Cantone, la difesa dell’imputato non ha presentato alcuna nuova proposta di patteggiamento, dopo che la precedente – che prevedeva una pena di due anni e mezzo da scontare con lavori di pubblica utilità – era stata rigettata dal giudice in quanto ritenuta non congrua rispetto alla gravità dei fatti contestati.

Il giovane imputato non era presente in aula. A seguire l’udienza c’erano invece i genitori e i fratelli di Prospero, costituiti parte civile e assistiti dagli avvocati Francesco Mangano e Carlo Pacelli.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nei mesi precedenti alla morte Prospero avrebbe avuto contatti online con diversi interlocutori, instaurando con l’indagato un rapporto più stretto e confidenziale. In quel contesto, il giovane avrebbe manifestato uno stato di profondo malessere e l’intenzione di togliersi la vita. L’accusa sostiene che l’imputato lo avrebbe incoraggiato o agevolato, anche indicando modalità per il suicidio.

Il processo si preannuncia delicato e complesso, con al centro il ruolo delle interazioni digitali e il confine giuridico tra libertà di espressione e responsabilità penale.

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