Procreazione assistita, 120 nuove gravidanze a Ortona

6 Novembre 2025
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Il Centro Pma dell’ospedale Bernabeo supera la verifica nazionale e si prepara ad ampliare gli spazi

ORTONA – Sono 120 le gravidanze ottenute nel 2024 dal Centro di procreazione medicalmente assistita (Pma) dell’ospedale “Gaetano Bernabeo” di Ortona, un risultato che conferma la qualità e la crescita costante di una struttura ormai punto di riferimento per il Centro-Sud Italia. L’attività, frutto di 423 trasferimenti embrionali dopo fecondazione in vitro e 153 inseminazioni intrauterine, si è affiancata al superamento a pieni voti della rigorosa ispezione periodica del Centro nazionale trapianti (Cnt).


La verifica, prevista da una direttiva europea del 2004 e fondamentale per l’accreditamento delle strutture che manipolano e conservano tessuti e gameti umani, ha certificato l’ottimo livello operativo del centro, attivo dal 1997 e oggi guidato da Ilde Verna. La sua équipe è formata dalla ginecologa Emiliana Leonzio e dalle biologhe Giuseppina Porcelli e Melissa Alfonsi, professioniste che garantiscono la gestione di un servizio ad alta specializzazione.


Dal 2016, l’offerta è stata ampliata con la possibilità di crioconservare ovociti, una procedura che consente di preservare la fertilità, in particolare per le donne sottoposte a trattamenti oncologici. A dare ulteriore impulso all’attività sono stati anche i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), entrati in vigore il 1° gennaio 2025, che assicurano la copertura della fecondazione assistita attraverso il Servizio sanitario nazionale.


Al termine dell’ispezione, gli esperti del Cnt hanno suggerito alcuni interventi di adeguamento strutturale, già presi in carico dalla Direzione generale della Asl Lanciano Vasto Chieti. L’azienda sanitaria ha infatti confermato l’avvio di un progetto di ampliamento dei locali del centro, destinato a migliorare il comfort e la funzionalità degli spazi dedicati alla Pma.


«La caratterizzazione in rosa dell’ospedale di Ortona comporta un’attenzione particolare alle discipline coinvolte in questo percorso – ha sottolineato Mauro Palmieri, direttore generale della Asl. Siamo pronti a dare seguito alle richieste del Centro Pma per elevare ancora la qualità e l’efficacia dei servizi offerti alle nostre pazienti».

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