La Regione e le Asl mettono in guardia i cittadini da messaggi fraudolenti che invitano a chiamare numeri 893. Gli uffici sanitari non utilizzano questi canali per contattare gli utenti
PESCARA – Una nuova truffa telefonica prende di mira i cittadini abruzzesi attraverso falsi sms spacciati per comunicazioni ufficiali del Centro Unico di Prenotazione sanitario. L’allarme è stato lanciato dall’Assessorato regionale alla Salute dopo le segnalazioni di diversi utenti che hanno ricevuto sui propri cellulari messaggi sospetti.
I testi fraudolenti, firmati da un inesistente “Centro Unico Primario CUP”, sollecitano i destinatari a contattare urgentemente un numero telefonico che inizia con il prefisso 893 – una numerazione a tariffazione speciale – per presunte “importanti comunicazioni”. Una trappola già collaudata ai danni di altre pubbliche amministrazioni negli ultimi mesi e che ora ha colpito anche il sistema sanitario regionale.
L’Assessorato ha voluto fare chiarezza con una nota ufficiale: “La Regione, le Asl e i Cup (i centri unici di prenotazione) non inviano alcun sms agli utenti che inviti a contattare gli uffici attraverso un numero che inizia con 893”. Una precisazione necessaria per evitare che i cittadini cadano nella rete dei truffatori e si ritrovino con addebiti indesiderati sulla bolletta telefonica.
Gli uffici regionali hanno già avviato le procedure per segnalare il fenomeno alle autorità competenti, che dovranno risalire agli autori della frode. Nel frattempo, la raccomandazione ai cittadini è chiara e perentoria: ignorare completamente questi messaggi e cancellarli immediatamente dal proprio dispositivo, evitando qualsiasi forma di interazione.
L’episodio riaccende i riflettori sul fenomeno sempre più diffuso dello smishing – la variante via sms del phishing – che sfrutta la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche per carpire denaro o dati sensibili. Una minaccia che richiede costante vigilanza e una corretta informazione per tutelare gli utenti più vulnerabili.