Il sindaco Pierluigi Biondi rende omaggio al fondatore dell’emittente: “Ha fatto della radio uno spazio di libertà, partecipazione e vicinanza alla gente”
L’AQUILA – Dopo 45 anni di ininterrotta attività, Giovacchino D’Annibale lascia la direzione di Radio L’Aquila 1, l’emittente che ha fondato e guidato con passione, trasformandola in un punto di riferimento per l’intera comunità. A rendergli omaggio, con parole cariche di gratitudine e affetto, è stato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
“Desidero rivolgere, a nome dell’intera comunità aquilana e mio personale, un sentito ringraziamento a Giovacchino D’Annibale, che dopo 45 anni di ininterrotta attività lascia Radio L’Aquila 1, la sua creatura, per un meritato pensionamento – ha dichiarato Biondi –. D’Annibale ha rappresentato un punto di riferimento costante per la nostra città: con passione, dedizione e senso civico ha saputo fare della radio uno spazio di libertà, partecipazione e vicinanza alla gente.”
Nel corso dei decenni, Radio L’Aquila 1 ha accompagnato generazioni di cittadini, offrendo informazione, compagnia e sostegno, soprattutto nei momenti più difficili. “Attraverso le sue frequenze – ha ricordato il sindaco – generazioni di aquilani hanno trovato informazione, compagnia e sostegno, anche e soprattutto nel drammatico periodo dell’emergenza sismica del 2009, quando Radio L’Aquila 1 fu una voce indispensabile per la comunità, capace di trasmettere fiducia e speranza.”
Un impegno riconosciuto ufficialmente lo scorso 29 dicembre, quando il Consiglio comunale ha votato all’unanimità per conferire a D’Annibale un attestato di merito. “Un riconoscimento che ho avuto l’onore di consegnare personalmente – ha sottolineato Biondi – e che rappresenta il ringraziamento formale della Municipalità, ma anche quello profondo e sincero dell’intera città.”
Il saluto del primo cittadino si è concluso con un augurio personale: “Con l’augurio che questo nuovo capitolo della tua vita sia sereno e pieno di soddisfazioni, ti rinnovo, da sindaco e da amico, la riconoscenza e l’affetto di tutta L’Aquila.”