Crisi Asm, Romano (L’Aquila Nuova): “Rischio interruzione del servizio rifiuti ed emergenza sanitaria in città”

29 Ottobre 2025
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Impianto dell’Asm a L’Aquila, l’azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nel capoluogo, al centro della denuncia delle opposizioni per la crisi finanziaria che sta rallentando il servizio di raccolta.

Il consigliere comunale di opposizione, Paolo Romano, torna a denunciare le gravi difficoltà finanziarie dell’Asm, l’Azienda partecipata dal Comune dell’Aquila che si occupa della pulizia urbana e della gestione dei rifiuti sul territorio, paventando ripercussioni sul regolare svolgimento dei servizi. Nella lettera inviata dall’azienda al Comune viene segnalato il rischio di “proliferazione di parassiti e vettori di malattie”

L’AQUILA – La crisi finanziaria dell’Asm, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti nel capoluogo e in diversi comuni dell’Aquilano, rischia di trasformarsi in un’emergenza sanitaria. A denunciarlo è il consigliere comunale Paolo Romano del gruppo L’Aquila Nuova, che parla di “situazione ormai fuori controllo” dopo la lettera inviata dall’azienda al Comune il 22 ottobre, nella quale si paventa la possibilità di un’interruzione del servizio di igiene urbana per mancanza di liquidità e gravi difficoltà operative.

Nella comunicazione, Asm avrebbe segnalato il rischio di “accumulo incontrollato di rifiuti, proliferazione di parassiti e vettori di malattie, danno d’immagine per l’amministrazione e responsabilità legali per l’interruzione di un servizio essenziale”.

“Lo denunciamo da mesi: Asm non vive, sopravvive, ritardando i pagamenti, accumulando debiti e trascinando perdite”, accusa il consigliere di minoranza. “Come opposizione abbiamo presentato proposte ed emendamenti costruttivi per sostenere l’azienda, ma Biondi, che è anche presidente dell’Autorità di Gestione Integrata dei Rifiuti Urbani della Regione Abruzzo, ha continuato a voltarsi dall’altra parte, preferendo investire su minutaglie di facciata anziché sul lavoro e sulla stabilità dei servizi pubblici”.

Secondo Romano, “i cittadini aquilani stanno pagando due volte: prima con tasse già ai massimi livelli, poi con disservizi e buchi di bilancio da coprire”. I mancati ritiri dei rifiuti, osserva, “si vedono già chiaramente tanto nelle frazioni quanto nei quartieri e nel centro storico”, mentre resta irrisolta la situazione dei 14 lavoratori interinali rimasti senza contratto “a causa dei debiti accumulati dall’azienda verso la società che li gestiva”.

“Non si può chiedere oltre ai dipendenti di Asm – prosegue – che continuano a lavorare tra enormi difficoltà operative e senza risposte concrete dal Comune”.

Romano denuncia anche “una governance aziendale paralizzata, da due mesi priva di un management stabile, mentre la politica rinvia ogni decisione, ostaggio delle logiche interne ai partiti della maggioranza. Una società senza direzione, senza piano industriale, senza prospettiva: l’immagine plastica di una gestione autoreferenziale”.

Il consigliere annuncia che nel prossimo Consiglio comunale presenterà un nuovo ordine del giorno per garantire la continuità del servizio e il rilancio dell’azienda: “Adeguare il corrispettivo del contratto di servizio alle mutate condizioni economiche, procedere alla ricapitalizzazione, approvare un piano industriale serio, erogare un contributo straordinario per l’emergenza di liquidità e assicurare uno stanziamento pluriennale per il verde orizzontale da affidare stabilmente ad Asm”.

“Serve una riflessione seria sul modello di gestione dei servizi pubblici locali – conclude Romano – ma serve soprattutto la consapevolezza che L’Aquila sta smottando sotto il peso delle criticità economiche e sociali di una gestione politica concentrata solo sui destini individuali”.

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