Parte il maxi progetto di riqualificazione energetica del Comune dell’Aquila. Con un investimento da 24 milioni di euro e un partenariato pubblico-privato con Teckal (Gruppo Rekeep), Edison Next, Spee e Ve.Ba, la città punta a ridurre i consumi del 30% e le emissioni di CO₂ di oltre 3.300 tonnellate all’anno
L’AQUILA – Con la firma del contratto di partenariato pubblico-privato tra il Comune dell’Aquila e il raggruppamento di imprese Teckal (Gruppo Rekeep), Edison Next, Spee e Ve.Ba, prende il via uno dei più grandi progetti di riqualificazione energetica mai realizzati nel capoluogo abruzzese.
L’intervento, dal valore complessivo di oltre 24 milioni di euro, prevede la riqualificazione di 71 edifici comunali, delle 150 piastre del Progetto C.A.S.E. e di 19.000 punti luce della rete di illuminazione pubblica, con benefici ambientali, economici e sociali significativi.
Il contratto avrà una durata di 15 anni e i lavori, che partiranno il 1° novembre 2025, saranno completamente a carico delle imprese private. Si stima una riduzione dei consumi energetici del 30% e un taglio complessivo di oltre 3.300 tonnellate di CO₂ all’anno.
Il progetto trasformerà gran parte del patrimonio edilizio comunale in edifici a energia quasi zero (nZEB). Teckal si occuperà della riqualificazione degli immobili, con un risparmio energetico annuo del 19,5% e una riduzione delle emissioni pari a 1.700 tonnellate di CO₂ ogni anno.
Gli interventi prevedono l’installazione di impianti fotovoltaici da 1,2 MW, pompe di calore, cappotti termici, valvole termostatiche, sistemi di telecontrollo e un monitoraggio antisismico intelligente basato su sensori e algoritmi di intelligenza artificiale.
Sul fronte dell’illuminazione pubblica, Edison Next riqualificherà oltre 19.000 punti luce con tecnologia LED e sistemi di telecontrollo, introducendo soluzioni di illuminazione adattiva e sensoristica intelligente per piste ciclabili, gallerie e principali arterie cittadine.
Le nuove luci garantiranno un risparmio del 66% sui consumi energetici e una riduzione di oltre 1.600 tonnellate di CO₂ all’anno. Il progetto include anche la valorizzazione estetica di 30 aree urbane, l’uso di energie rinnovabili e un innovativo sistema di illuminazione circadiana per migliorare il comfort visivo e ridurre l’inquinamento luminoso.
“Si tratta probabilmente del più grande appalto pubblico mai realizzato nella storia del Comune dell’Aquila: una svolta epocale per la nostra città” – ha dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi durante la presentazione del progetto a Palazzo Margherita.
“Con questo partenariato pubblico-privato viene messo a sistema un modello integrato di gestione dell’energia. […] Restituiremo ai cittadini un capoluogo più sicuro, sostenibile ed efficiente, che coniuga innovazione tecnologica e responsabilità ambientale. È una sfida che guarda al futuro e traduce in azioni tangibili la volontà di costruire una città moderna e intelligente”, ha aggiunto Biondi.
Il progetto rappresenta un esempio concreto di partenariato pubblico-privato come leva strategica per l’innovazione e la rigenerazione urbana.
Per Lamberto Cuppini, Amministratore Delegato di Teckal, si tratta di “un intervento possibile grazie alla visione dell’Amministrazione comunale e alla formula del PPP, che consente di realizzare opere significative e sperimentare nuovi modelli di collaborazione a vantaggio della collettività”.
Sulla stessa linea Raffaele Bonardi, Direttore Business to Government di Edison Next, che ha parlato di “un progetto che guarda al futuro, capace di restituire alla comunità un ambiente urbano più valorizzato, fruibile e sicuro”.
“L’Aquila consolida il proprio percorso di rinascita unendo cultura, resilienza e innovazione in un modello di smart city data-driven” – ha aggiunto Luciano Ardingo, CEO di Spee – “un’alleanza tra pubblico e privato per costruire valore condiviso e progresso reale.”
Elemento centrale del progetto sarà Panopticon, la control room europea sviluppata da Spee e con sede all’Aquila. Questa piattaforma garantirà il monitoraggio in tempo reale di edifici, impianti e infrastrutture, integrando i diversi sistemi in un unico ecosistema tecnologico.
Il nuovo centro di controllo consentirà una gestione efficiente dei dati urbani, migliorando la sicurezza, la sostenibilità e la qualità dei servizi pubblici.