La Medicina Nucleare dell’ospedale utilizza il PSMA-1007: individuabili anche lesioni molto piccole e maggiore chiarezza diagnostica in area pelvica
TERAMO – Un importante progresso nella diagnosi del carcinoma prostatico arriva dall’ospedale di Teramo. Da giovedì scorso, infatti, la Medicina Nucleare ha iniziato a utilizzare in modo sistematico un nuovo radiofarmaco, il PSMA-1007, capace di individuare con elevata precisione anche lesioni di piccole dimensioni. Si tratta della prima applicazione in Abruzzorivolta a una specifica categoria di pazienti sottoposti a esame PET, in particolare coloro che presentano recidiva biochimica del tumore nell’ambito dei percorsi di ristadiazione.
Il PSMA-1007 si aggiunge al tracciante già impiegato dalla struttura, il PSMA-PyL, rappresentando un ulteriore passo avanti nell’evoluzione tecnologica della PET aziendale. Marcato con fluoro-18, è progettato per rilevare l’antigene di membrana specifico della prostata (PSMA), altamente espresso nelle cellule tumorali, consentendo così di individuare anche metastasi o lesioni molto piccole.
La scelta del radiofarmaco più adatto verrà definita ogni volta dallo specialista in Medicina Nucleare, sulla base del quadro clinico e delle necessità diagnostiche del singolo paziente.
Una caratteristica rilevante del nuovo tracciante è la prevalenza dell’eliminazione epatica rispetto a quella renale: un aspetto che favorisce una lettura più nitida delle immagini dell’area pelvica in specifiche condizioni cliniche, offrendo vantaggi significativi nella diagnosi e nel monitoraggio della malattia.