Violenza su una 12enne a Sulmona, in rete 3 video espliciti e 2 storie social: 40 profili al vaglio per revenge porn

25 Ottobre 2025
1 minuto di lettura
Un investigatore analizza i contenuti digitali su un computer nell’ambito dell’inchiesta di Sulmona sulla diffusione dei video legati alla violenza su una 12enne

Spunta nuovo materiale pedopornografico legato al caso della 12enne abusata da tre giovani stranieri a Sulmona, in provincia dell’Aquila. Almeno quaranta persone rischiano di essere coinvolte nell’inchiesta per la diffusione dei video. Il procuratore D’Angelo: “È una storia in cui tutti perdono”

SULMONA – Emergono nuovi elementi nell’inchiesta sulla violenza sessuale ai danni di una 12enne di Sulmona, in provincia dell’Aquila, che ha portato all’arresto di tre giovanissimi di origine straniera. Secondo quanto riporta da Il Centro, gli investigatori hanno rinvenuto tre video espliciti e due storie pubblicate su Instagram, materiali di natura pedopornografica che hanno determinato il trasferimento del fascicolo dalla Procura di Sulmona alla Distrettuale antimafia dell’Aquila, competente per i reati di questo tipo.

Le indagini proseguono per ricostruire la rete di condivisione dei filmati, con l’obiettivo di individuare chi li abbia visualizzati o diffusi: l’ipotesi di reato è quella di revenge porn. Dai primi riscontri, sarebbero almeno una quarantina le persone potenzialmente coinvolte.

Nelle scorse settimane un 50enne di Sulmona si è presentato spontaneamente in caserma per denunciare la figlia, dopo aver scoperto che la giovane aveva visto uno dei filmati.

“È una storia che semina solo dolore – sottolinea il procuratore di Sulmona, Luciano D’Angelo –. In questa vicenda l’aspetto giudiziario è secondario rispetto a quello culturale: non abbiamo catturato un pericoloso assassino, ma individuato due minorenni e un appena maggiorenne. È una storia in cui tutti perdono”.

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