Teramo, i sindaci riuniti per la riforma del sistema idrico. D’Alberto: «No a un Abruzzo diviso in due, l’ambito ottimale è quello provinciale»

22 Ottobre 2025
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Questa mattina in Provincia la riunione dell’ASSI, presente anche il presidente Sospiri e la vicepresidente Scoccia

TERAMO – Si è svolta questa mattina in Provincia la riunione dell’ASSI, convocata dal presidente Camillo D’Angelo per discutere della proposta di legge regionale sulla riforma del sistema idrico. All’incontro, cui hanno partecipato anche il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e la vicepresidente Marianna Scoccia, ha preso parte il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto.

La proposta prevede la creazione di un unico ente d’ambito con due sub ambiti territoriali e un gestore unico per ciascuno. D’Alberto ha ribadito la necessità di mantenere una governance su base provinciale, sottolineando come “l’ambito ottimale esista già, ed è quello provinciale, costituzionalmente garantito e riconosciuto”.

Secondo il primo cittadino, il riordino del sistema idrico rappresenta “un’occasione per riorganizzare in modo coerente i servizi pubblici essenziali, acqua e rifiuti compresi, garantendo una gestione pubblica e una dimensione territoriale equilibrata”.

Il sindaco ha espresso netta contrarietà a una divisione dell’Abruzzo in due blocchi, Pescara-Chieti e Teramo-L’Aquila, ricordando come simili scelte in passato abbiano penalizzato la provincia teramana. “Non vi è alcuna ragione per procedere di nuovo in questa direzione – ha affermato – soprattutto considerando che il nostro territorio è virtuoso: ha le tariffe più basse e i migliori dati su dispersione idrica e investimenti”.

D’Alberto ha quindi chiesto “il pieno coinvolgimento dei sindaci nelle decisioni finali, che non possono essere calate dall’alto”, ribadendo che acqua e rifiuti “sono beni comuni e devono restare sotto il controllo pubblico e territoriale, come stiamo già facendo a Teramo con le nostre società di gestione pubblica”.

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