Appalti Olimpiadi e post sisma, il Viminale blocca 18 imprese vicine alle mafie: una anche nel Teramano

18 Ottobre 2025
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Appalti Olimpiadi e post sisma, il Viminale blocca 18 imprese vicine alle mafie: una anche nel Teramano

Sedici imprese colpite da interdittive antimafia. Due aziende della provincia di Foggia sottoposte a provvedimenti di prevenzione collaborativa per un anno

ROMA – Le mani delle mafie sugli appalti pubblici per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 e la ricostruzione post sisma nel Centro Italia sono state fermate in tempo. Il Ministero dell’Interno, attraverso la struttura di prevenzione antimafia, ha adottato 18 misure per impedire l’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico legale.

Sedici imprese, attive principalmente nell’edilizia, sono state colpite da interdittive antimafia dopo la richiesta di iscrizione nell’Anagrafe Antimafia degli Esecutori. Si tratta di ditte individuali o società a responsabilità limitata, risultate in vario modo collegate a sodalizi mafiosi, camorristici, alla ‘ndrangheta o a consorterie criminali locali. In molti casi sono emersi legami familiari, alleanze o frequentazioni con esponenti di clan.

Due aziende della provincia di Foggia, per le quali è stata rilevata una contiguità meno profonda con ambienti criminali, sono state invece sottoposte a provvedimenti di prevenzione collaborativa per un anno. Al termine del periodo, se non saranno rilevati ulteriori elementi ostativi, potranno accedere all’Anagrafe antimafia. In caso contrario, scatterà l’interdittiva.

Le misure hanno riguardato diverse aree del Paese. La provincia di Foggia registra il numero più alto (nove in totale), seguita da Caserta e Catania (due ciascuna). Una interdittiva è stata disposta in ognuna delle province di Torino, Teramo, Modena, Lecco e Ancona.

L’intervento si inserisce in una strategia di controllo rafforzato voluta dal Viminale per proteggere i grandi appalti pubblici. Nei primi dieci mesi del 2025, sono già 40 le interdittive emesse dalla struttura guidata dal prefetto Paolo Canaparo, in netto aumento rispetto alle 26 del 2024 e alle 19 del 2023.

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