Il Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria torna nell’istituto per denunciare criticità strutturali e gestionali. Tra le richieste: ricostruzione ex novo, trasferimenti e misure per detenuti psichiatrici
PESCARA – Il carcere di Pescara torna sotto osservazione. Dopo cinque aggressioni ai danni di agenti penitenziari avvenute nei giorni scorsi, il Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria (Cnpp-Spp) ha annunciato una nuova visita ispettiva per domani, con l’obiettivo di riportare l’attenzione sulle gravi criticità che affliggono l’istituto.
La struttura, secondo il sindacato, presenta condizioni ormai inadeguate dal punto di vista edilizio, della sicurezza e della salubrità. La delegazione sarà guidata dai dirigenti locali Gianluca, Di Muzio e Corradi, insieme a un delegato nazionale, e intende sollecitare interventi urgenti da parte del Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria e del Ministero della Giustizia.
Tra le priorità segnalate, la necessità di adottare misure specifiche nei confronti dei detenuti responsabili delle aggressioni, nonché strategie per la gestione di soggetti tossicodipendenti e con disturbi psichiatrici. Il sindacato rilancerà inoltre la proposta di delocalizzare e ricostruire ex novo il carcere, già avanzata in passato dal senatore Luciano D’Alfonso e dal sindaco Carlo Masci.
Altre richieste includono il trasferimento immediato del detenuto autore delle aggressioni e la realizzazione di un centro unico per i ricoveri ospedalieri dei detenuti presso l’ospedale civile di Teramo, con l’obiettivo di ottimizzare risorse e personale.
La visita ispettiva si inserisce in un contesto di crescente tensione, dove il sovraffollamento, le carenze strutturali e la gestione sanitaria rendono sempre più difficile garantire condizioni di lavoro sicure per il personale penitenziario.