Catasto, stretta su chi non aggiorna: firmato protocollo tra GdF e Agenzia delle Entrate in Abruzzo

9 Ottobre 2025
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Il Direttore della Direzione Regionale Abruzzo dell’A.D.E., dott. Francesco Paolo Chimienti e il Comandante Regionale Abruzzo della Guardia di Finanza, Generale di Brigata Fabio Massimo Mendella, hanno siglato un accordo per il contrasto al mancato aggiornamento delle rendite catastali.

Siglata un’intesa tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate per incrociare i dati e individuare i proprietari di immobili che non hanno aggiornato le rendite catastali. Focus anche sugli interventi edilizi legati al Superbonus

L’AQUILA – Rafforzare i controlli, incrociare i dati e stanare chi, nonostante le modifiche strutturali o di destinazione dei propri immobili, omette di aggiornare le rendite catastali. È questo l’obiettivo dell’intesa siglata tra il Comando Regionale Abruzzo della Guardia di Finanza e la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate.

A firmare il protocollo d’intesa, presso la sede dell’Agenzia delle Entrate in Abruzzo, sono stati il Direttore regionale, dott. Francesco Paolo Chimienti, e il Comandante Regionale delle Fiamme Gialle, Generale di Brigata Fabio Massimo Mendella. L’accordo punta a «rafforzare le sinergie per l’individuazione dei soggetti che non hanno provveduto ad aggiornare le variazioni di stato o di possesso dei propri immobili».

Il comparto delle imposte legate alle rendite catastali, si legge nella nota congiunta, ha assunto un ruolo sempre più rilevante, in particolare dopo l’introduzione del Superbonus, che prevede l’obbligo di aggiornare la categoria catastale di riferimento dell’immobile una volta conclusi i lavori di ristrutturazione, ove ne ricorrano i presupposti.

Secondo il regio decreto legge n. 652 del 13 aprile 1939, aggiornato nel tempo, l’obbligo di dichiarazione all’Ufficio tecnico erariale scatta entro trenta giorni dal momento in cui gli immobili diventano abitabili o servibili, o nel passaggio da categoria esente a soggetta a imposta. In caso di mancata comunicazione, l’Agenzia può procedere d’ufficio all’iscrizione in catasto, con oneri a carico del proprietario, a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo alla mancata denuncia.

Il protocollo prevede uno scambio continuo di informazioni tra le due istituzioni, al fine di rendere più incisiva l’azione di contrasto all’evasione fiscale nel settore immobiliare e recuperare le somme sottratte all’erario.

«Questa intesa rappresenta un ulteriore segnale di impegno condiviso tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate», sottolineano le amministrazioni, «che va ad aggiungersi ad altri accordi già siglati a livello regionale e nazionale, allo scopo di costituire un fronte comune per migliorare la capacità di contrasto agli illeciti amministrativi».

Il messaggio è chiaro: chi ristruttura o cambia destinazione d’uso a un immobile non potrà più sottrarsi ai controlli incrociati.

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