Segregate e terrorizzate dal padre: manager teatino rischia il processo per anni di maltrattamenti sulle figlie

7 Ottobre 2025
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Per anni avrebbe imposto alle bambine regole ferree e punizioni corporali, fino a costringerle a mentire al giudice. Il caso, inizialmente archiviato, è stato riaperto dopo una consulenza che ha certificato la piena attendibilità delle vittime

CHIETI – Un uomo definito “insospettabile”, un manager d’azienda della provincia di Chieti, è accusato di aver trasformato la propria casa in una prigione per le sue due figlie, costringendole a vivere per anni sotto un regime di terrore e sottomissione. L’inchiesta, condotta dagli uomini della Squadra Mobile di Chieti, ha portato la Procura a chiedere il rinvio a giudizio per maltrattamenti aggravati e continuati.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le bambine — all’epoca dei fatti di 7 e 9 anni — sarebbero state segregate in casa, obbligate a eseguire ogni ordine del padre sotto la minaccia di percosse o insulti. L’uomo imponeva loro un rigido codice di comportamento: mani sempre in vista durante i pasti, obbligo di lavare a mano i panni sporchi se si bagnavano, e punizioni corporali in caso di disobbedienza.

Il clima di paura era tale che, durante la separazione con la moglie, l’uomo avrebbe addirittura imbracciato una balestra, costringendo le bambine a restare con lui sotto minaccia. Terrorizzate, le piccole avrebbero poi mentito davanti al giudice, dichiarando di voler vivere con il padre.

Le violenze, secondo l’accusa, sono proseguite fino al 2020. In un primo momento, il procedimento era stato archiviato perché le dichiarazioni delle minori apparivano contraddittorie. Ma durante la causa di separazione, una consulenza tecnica d’ufficio ha ribaltato tutto: gli esperti hanno ritenuto pienamente attendibili le testimonianze delle sorelle, portando il giudice a trasmettere nuovamente gli atti alla Procura.

Convocate per un incidente probatorio, ormai adolescenti, le due ragazze hanno confermato punto per punto le accuse, raccontando anni di vessazioni e paura. Ora il padre-padrone rischia di finire sotto processo per maltrattamenti aggravati nei confronti delle figlie.

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